Vincenzo Scolamiero a Siena
Palazzo Pubblico – Magazzini del Sale
Del silenzio e della trasparenza
Pittura, musica, poesia e oro in mostra
Sotto le volte medievali si alternano 60 grandi tele, lavori su carta, libri d’artista, video e altri materiali, frutto di una rigorosa ricerca che muove dalla forza astraente della poesia e della musica e prende forma in una pittura lenta, sedimentata, allo stesso tempo concreta e misteriosa.
SIENA, PALAZZO PUBBLICO – MAGAZZINI DEL SALE
27 NOVEMBRE – 9 GENNAIO 2022
INAUGURAZIONE 27 NOVEMBRE ORE 11.30-17
Il dialogo tra pittura, musica e poesia vanta una solida tradizione italiana. Spartiti, antifonari, note e pentagrammi sono sempre apparsi nei dipinti, dal Medioevo all’Ottocento; e innumerevoli artisti, nel tempo, sono stati musici e poeti, compositori o esecutori, in un dialogo costante che solo agli esordi del secolo scorso si trasforma nell’inedito linguaggio dell’astrazione, allorché la pittura trova nel lessico musicale o lirico la ragione per abbandonare le forme della realtà, e con esse la mimesi.
Eppure tra i vasti ambienti in laterizio, splendido esempio di recupero di spazi pubblici fino a mezzo secolo fa dimenticati, sono esposti una sessantina di lavori nei quali il rapporto tra le tre arti non proviene dalla tradizione, né attinge a scontate reciprocità, ma fonda una prassi espressiva vitalissima e nuova.
Vincenzo Scolamiero: Del silenzio e della trasparenza
Protagonisti della personale di Vincenzo Scolamiero, che già dal titolo Del silenzio e della trasparenza argomenta in bella forma arcaica lo spirito che la anima, sono alcuni recenti cicli di grandi tele e quaderni d’artista. Lavori eseguiti con pigmenti vari, inchiostri, chine e scintillanti polveri metalliche, a comporre forme solide e piane, lastre di colore e pieghe terrestri, tagliate dalla luce e scompaginate da un vento ancestrale.
Il tema centrale è, certo, il rapporto con la musica e la poesia, e celebra l’incanto che l’artista romano ha provato nell’incontro con alcuni grandi compositori contemporanei – tra gli altri, Birtwistle, Ades, Reich, Adams e certa musica minimalista o liturgica, oltre al suo amato Luigi Nono, cui è dedicata una sezione – e in quello con i tanti poeti cari, cui si aggiungono alcune recenti scoperte, quali le liriche del premio Nobel Louise Glück.
Ma per Scolamiero musica e poesia non sono riecheggiamenti, né evocazioni di atmosfere. Il rapporto è necessario e reciproco: la sua pittura si nutre di esse, ne trae senso e ne restituisce immagine, in una fluidità di relazioni e rimandi che cerca tra le arti un filo conduttore eterno e immutabile.
Ogni potente suggestione nuova non fa che esaltare forme e spazi già sedimentati, nella ricerca figurativa di Scolamiero, che sia la forza primigenia delle composizioni di Birtwistle a sommuovere come un terremoto le zolle e le carte dipinte, o l’ossessiva ciclicità dell’antifona medioevale che scarta di un soffio il ritmo di alcune sue serie figurative, oppure l’eco tellurica dei versi della Louise Glück che aiuta l’artista a esplorare le profondità dell’ombra.
***
Ma un terzo protagonista accende le tele in mostra. Se la poesia e la musica alimentano l’immaginazione e indirizzano le forme, una recente sperimentazione materica ne orienta il lume, per dirla con Leonardo, e nel contempo restituisce concretezza e verità alla tensione ideale: con l’uso originalissimo di preziose polveri lamellari, le stesse usate nei laboratori di restauro e doratura, Scolamiero accumula altro spazio, spinge verso il piano limite dei dipinti con ampie stesure luminescenti – declinando ori rosati, arancio e grigi – che si piegano come lastre preziose sotto una forza misteriosa.
L’oro invade tutto, dalle superfici luminose alle più oscure cavità, accende le ombre e risplende nei colori. E sembra, qui al pianterreno del Palazzo Pubblico, volere rendere omaggio all’illustre scuola senese che dal Medioevo al Rinascimento ha insegnato a generazioni di grandi artisti a stendere dolcemente la foglia dorata sui fondi lignei, poi a lucidarla e a punzonarla per le aureole, gli orli dei manti, le cornici e le ali degli angeli.
Alle tele si aggiunge la produzione di tre cicli di libri d’artista, altro modello raro di commistione tra lessico musicale o poetico ed espressione figurativa. Gli esemplari sono frutto della collaborazione con il poeta Milo De Angelis – da cui sono state realizzate 12 opere uniche – e con la compositrice Silvia Colasanti, dallo scambio con la quale ne sono uscite sette del tipo partitura/pittura.
***
Un terzo libro d’artista è stato commissionato dalla Federazione Unitaria Scrittori Italiani per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. È un’altra delle speciali sperimentazioni espressive in cui Scolamiero lascia sgorgare e scorrere il flusso della fascinazione; sollevata a sua volta, dalla grande poesia dantesca. Per poi incanalarla nel serrato e rigoroso processo della creazione artistica.
La mostra è presentata dal Comune di Siena, ideazione e cura inner room – Siena, ed è realizzata in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, la Galleria Edieuropa QUI arte contemporanea di Roma, e con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Roma e del Museo d’Arte Contemporanea Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona di Rende (CS).
In occasione dell’esposizione sarà disponibile il catalogo con testi delle storiche dell’arte Francesca Bottari, Tiziana D’Acchille, Giuliana Stella, pubblicato da De Luca Editori d’Arte in Roma.
In collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, una selezione di tavole del libro/opera “Ogni cosa ad ogni cosa ha detto addio”, realizzato con la compositrice Silvia Colasanti, saranno esposte nei locali della Chigiana Art Café, in Via di Città, 89, Siena.
SCHEDA INFO
Titolo mostra: Vincenzo Scolamiero – Del silenzio e della trasparenza
Luogo: Museo Palazzo Pubblico – Magazzini del Sale – Piazza del Campo 1, Siena
Apertura al pubblico: Inaugurazione 27 novembre 2021 h.11.30/17.00
Per la stampa: Presentazione 27 novembre h.11
Promossa da: Comune di Siena,
Ideazione e cura: inner room, Siena
In collaborazione con: Fondazione Accademia Musicale Chigiana, Galleria Edieuropa – Qui Arte contemporanea, Museo Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona – Arte Contemporanea
Con il patrocinio di: Accademia di Belle Arti di Roma
Catalogo: De Luca Editori d’Arte in Roma
Info Mostra: 27 novembre / 9 gennaio 2022
Servizi museali
SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI
ORARI:
dal lunedì alla domenica dalle ore 10, 00 alle 18,00 (chiusura biglietteria 17, 15) – Natale: Museo chiuso – Capodanno: 12.00 – 18.00
BIGLIETTI (Museo Civico + Magazzini del Sale)
Intero € 10,00 – Ridotto € 9,00 – ragazzi da 12 a 19 anni, over 65, studenti universitari non iscritti ad istituzioni universitarie senesi, militari, categorie convenzionate
Biglietto famiglia (2 adulti+minori da 11 a 18 anni) € 22,00
Gratuito: – residenti nel Comune di Siena, minori di 11 anni, scuole pubbliche ed universitarie senesi, docenti accompagnatori, accompagnatori gruppi, portatori di handicap e relativo accompagnatore, giornalisti
Biglietti cumulativi:Museo Civico + Santa Maria della Scala € 14,00
Biglietti integrati:Museo Civico + Santa Maria della Scala + Pinacoteca Nazionale di Siena € 20,00.
INFO E PRENOTAZIONI
Tel.: 0577-292614/15
E-mail : ticket@comune.siena.it
On line: http://www.b-ticket.
I biglietti cumulativi sono prenotabili su: ticket@comune.siena.it