Via alla fase 2: finalmente l’interpretazione del decreto è stata ufficializzata: i congiunti cui far visita nella stessa regione sono fidanzati, conviventi e affetti stabili. A confermarlo anche la ministra dei trasporti De Micheli che però rileva come si “richieda responsabilità individuale”.
Lo avevamo annunciato ieri sera, ma in queste ultime ore – oltre all’arrivo della nuova autodichiarazione da usare per gli spostamenti, che potete scaricare qui – è confermata la specifica delle visite. Secondo quanto riportato dai diversi quotidiani, non è necessaria l’autocertificazione; ma è comunque importante portarla dietro perchè è probabile che sia richiesta in specifica di un valido motivo come recarsi al lavoro.
Inutile dire che da domani 4 maggio, bisognerà seguire anche le Faq del governo, direttamente dal sito di Palazzo Chigi; e che, nonostante i chiarimenti presenti e futuri, si dovrà comunque avere una reale presa di coscienza e rispettare le direttive del Dpcm.
Il fine è di evitare un secondo lockdown; e di usare maggiore prudenza, con la quale si tenta di evitare una “ricaduta” che metterebbe in ginocchio – peggio di ora – l’intera Nazione.
Nel nuovo Dpcm si legge:
«spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; ovvero per motivi di salute» […] «gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie».
Via alla fase 2: singolarmente si “NO pranzi di Famiglia”
La lenta ripresa e le nuove misure non devono far perdere di vista un concetto fondamentale: il covid-19 è in circolo e non è debellato. In altre parole i contagi non sono azzerati dunque bisogna comportarsi di conseguenza.
Nonostante le notizie positive sull’aumento dei guariti e dei tamponi positivi in diminuzione, non si deve assolutamente credere che il problema sia risolto. Tutt’altro.
Ora più che mai, nonostante il nuovo provvedimento di ripresa graduale, bisogna attenersi alle misure restrittive e cautelative. Durante il discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, questo fattore rilevante è più volte ripetuto. Come anche lo stesso distanziamento che, seppur in maniera ridotta deve continuare fino a quando la situazione non risulterà completamente sotto controllo.
Pertanto, si richiede ancora l’impegno di tutti e soprattutto una grande responsabilità unita al senso civico.
Il nuovo modulo per l’autodichiarazione, cliccabile anche dal sito del ministero dell’Interno potrà essere utilizzato da domani; ma è valido anche il precedente barrando le voci non più attuali.
In aggiunta, si rende noto che nel nuovo modulo ci sono a disposizione delle righe nelle quali sarà doveroso indicare il motivo dello spostamento.