Un pugnale d’oro trovato nella tomba del re Tutankhamon, ha sorpreso gli archeologi quando hanno scoperto che era fatto di un materiale che non è presente sulla terra naturalmente, ma forgiato, probabilmente “dallo spazio”. Ora, due nuovi studi stanno tracciando delle immagini contrastanti sulle origini della misteriosa arma, impugnata da quello che è, probabilmente, il più famoso faraone egiziano.
Uno di questi studi sul pugnale, fatto di ferro forgiato da meteoriti, suggerisce che la fabbricazione è avvenuta in Anatolia (l’odierna Turchia), mentre l’altro studio indica che le sue origini terrestri sono ancora un mistero.
Tutankhamon e il pugnale d’oro
Al tempo in cui regnava il re Tutankhamon (dal 1333 a.C. al 1323 a.C.), la fusione del ferro non esisteva ancora, il che significa che il metallo era una merce rara e preziosa che spesso proveniva da meteoriti.
In uno dei nuovi studi, pubblicati l’11 febbraio nella rivista Meteoritics & Planetary Science, i ricercatori descrivono come un collante usato sull’elsa d’oro del pugnale era probabilmente fatto di gesso di calce, un materiale che veniva usato in Anatolia al tempo in cui Tutankhamon regnava. Quest’intonaco di calce, tuttavia, non era molto diffuso in Egitto a quel tempo.
Inoltre, le registrazioni storiche trovate nel sito di Amarna, in Egitto, mostrano che Tushratta, il re di Mitanni in Anatolia,.regalò almeno un pugnale di ferro ad Amenhotep III (Amenofi III che regnò dal 1390 a.C. al 1352 a.C. circa), il nonno di Tutankhamon. Questo secondo le dichiarazioni dei ricercatori.
Il team ha anche scoperto che la “lama di ferro è stata fatta da una forgiatura a bassa temperatura a meno di 950°C [1.742 gradi Fahrenheit]”; questo perché sul pugnale si può vedere la troilite e le formazioni di cristalli di ferro-nichel conosciuti come “modelli widmanstätten“. Scrivono gli esperti.
Un punto di vista diverso
Tuttavia, in un altro studio, pubblicato nel libro “Iron from Tutankhamun’s Tomb” (American University in Cairo Press, 2022),. i ricercatori hanno trovato che “è attualmente impossibile arrivare a una conclusione affidabile sull’origine degli oggetti di ferro di.Tutankhamon o sugli artigiani e i materiali coinvolti”; dichiarano gli archeologi.
Questi ultimi hanno notato che il “cristallo di rocca” del pomo della lama è simile a manufatti ampiamente utilizzati nell’area egea, mentre la forma “tipicamente egiziana del pomo, suggerisce una fabbricazione in Egitto o una produzione straniera per un mercato egiziano”. Afferma il team di ricerca. “Di conseguenza, non si può fare un quadro generale chiaro sull’origine dell’impugnatura e della lama del pugnale”.
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Secondo la rivista Live Science, che ha voluto contattare diversi studiosi non collegati a nessuno dei due studi, le cose stanno un po’ diversamente. Albert Jambon, un ricercatore dell’Università della Sorbona in Francia che ha condotto ampie ricerche sugli artefatti fatti di ferro meteoritico; non era convinto dei risultati che collocano la fabbricazione del pugnale in Anatolia.
Jambon ha contestato l’affermazione che l’intonaco di calce fosse usato come collante. Ha notato che negli anni ’20, la polvere di calcare è impiegata per la pulizia di alcuni manufatti di Tutankhamon; e, inoltre, che i test chimici utilizzati nello studio, hanno rilevato questa soluzione, che dimostra come non sia un adesivo. Inoltre, “l’elsa e la lama sono due parti separate, questo indica che la produzione è avvenuta, probabilmente, in luoghi diversi”. Riferisce Jambon in una e-mail.
Marian Feldman, W.H. Collins Vickers chair, archeologa alla Johns Hopkins University, sostiene che se i risultati dei test sul pugnale – riguardanti l’origine in Anatolia – sono corretti, “sarebbe una conferma importante che alcuni degli oggetti di lusso trovati nella tomba di Tutankhamon erano regali diplomatici dall’estero”. Scrive la Feldman in una e-mail, che aggiunge: “Altre ricerche sono necessarie per confermare questi risultati”.
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