ROMA – Torna Tommaso Paradiso. E lo fa con il suo primo album da solista, intitolato “Space Cowboy”. Proprio così. Archiviata dunque l’esperienza con i Thegiornalisti, il cantautore romano è pronto per questa nuova avventura. Grazie alla scrittura e ai tratti delicati della penna di Tommaso Paradiso, “Space Cowboy”, prodotto da Federico Nardelli (con l’eccezione di “Tutte le Notti”, prodotta da Dorado Inc.), è un disco che, nato durante la pandemia, rivela a cuore aperto l’esperienza attraversata e i pensieri che si sono susseguiti, in un dialogo intimo con l’ascoltatore.
Paura, solitudine, la ricerca di un nuovo centro, uno spiraglio di serenità. In “Space Cowboy” Tommaso descrive attraverso la sua sensibilità gli stati d’animo che lo hanno accompagnato nella scrittura. A questo si somma un dualismo personale con cui l’artista ama definire se stesso, il cowboy dello spazio, “Sono solo un vaccaro che ama guardare il cielo, sono solo, uno Space Cowboy” che rivela un aspetto della sua personalità più legato alla concretezza, alla terra, alla natura. E ci si unisce un lato più sognante, onirico, che vaga tra le stelle e la filosofia, come le immagini che si susseguono nel disco, trasformandosi in scrittura. Bellissimo.
Torna Tommaso Paradiso
L’amore, la libertà, una genuina italianità, la nostalgia, un senso di incertezza, ma anche il desiderio di spegnere l’odio sterile e i conflitti social, di vivere una vita che lasci spazio all’umanità vera sono temi ricorrenti nell’esistenza dell’autore e sono il motore che ha portato a compimento queste undici tracce a partire dalla title track, manifesto dell’album. Da “Guardarti andare via” fino a “Sulle Nuvole” si ha la sensazione di ripercorrere, come in un viaggio, la più profonda intimità di Tommaso Paradiso. Un’intimità che prende forma in arrangiamenti, accordi e testi.
Le canzoni, come se fossero una serie di fotografie, rivelano ciascuna un lato dell’artista. E danno allo stesso tempo una visione completa della sua identità artistica. Nel disco si ritrova la tradizione malinconico-romantica di Tommaso, Che, però, si affianca ad alcune canzoni uptempo e due pezzi rock. Il suo legame con la scena italiana è dettato, in questo caso, anche dalla title-track “Space Cowboy”, in cui si fa riferimento a luoghi, temi e canzoni propriamente italiane: “Tu vuo’ fa’ l’americano ma nel cuore c’hai Vasco”.