Stati generali Professioni, Anelli (Fnomceo): “Prima delle rivendicazioni economiche, rivendichiamo il nostro ruolo di Garanti dei Diritti”
“La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri è vicina alle 23 Professioni che manifesteranno oggi nel corso degli Stati Generali delle Professioni italiane; e condivide molte delle dieci proposte per far ripartire il Paese. In particolare, non può che sostenere la garanzia del diritto alla salute, le politiche a supporto dell’ambiente, della cultura, delle nuove tecnologie. Ringrazia per l’omaggio ai professionisti sanitari caduti nella lotta contro il Covid-19, che aprirà la manifestazione. Non parteciperà tuttavia all’incontro, in quanto desidera avviare, insieme alle altre Professioni, un confronto più approfondito; e non rivendicativo dal punto di vista prettamente economico, sul ruolo degli Ordini come garanti dei Diritti. Ampliando e aprendo all’esterno il percorso degli Stati Generali della Professione Medica e Odontoiatrica”.
Stati generali Professioni realizzazione del Diritto alla Salute
Lo fa sapere il presidente della stessa Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli.
“Le Professioni hanno un bagaglio immenso di competenze e conoscenze, acquisite attraverso percorsi di studio specifici, e un altrettanto immenso bagaglio valoriale – spiega Anelli -. È questo che rende fondamentale il ruolo che la Legge affida loro, quali garanti dei diritti costituzionalmente protetti; quello alla Salute, quello all’uguaglianza, alla giusta difesa, alla libertà di stampa, di pensiero e di espressione”.
“La Professione medica in particolare è preposta, attraverso le competenze che derivano da dieci anni di studio e da un aggiornamento continuo, alla realizzazione del Diritto alla Salute, che la Costituzione, all’articolo 32, tutela come ‘fondamentale’ dell’individuo e come interesse della collettività – continua Anelli -. Una garanzia, questa, che si sposa e si concretizza attraverso quello all’uguaglianza, laddove sono assicurate cure gratuite a chi non può permettersele. Un Diritto, quello alla Salute, che è dunque di umanità, prima ancora che di cittadinanza, in quanto messo in capo all’individuo, alla persona umana. E un Diritto che è superiore persino alla Legge, laddove essa tenti di violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Conoscenze per il bene della persona
“Le competenze attraverso cui tale Diritto si realizza non sono prettamente tecniche; ma diventano professionali nel momento in cui si coniugano con un sistema di valori, liberamente e autonomamente condivisi – continua Anelli -. E sono proprio questi valori a imporre ai medici di utilizzare le proprie conoscenze per il fine ultimo del bene della persona e dell’intera società; anche a costo, come è accaduto nella pandemia di Covid-19, della propria salute e della stessa vita”.
“Sta in questa differenza di obiettivi la differenza tra la Professione medica e le aziende, le imprese, le attività commerciali;dove quelle perseguono obiettivi di profitto ed economici, la nostra Professione ha come obiettivo il bene comune – aggiunge ancora -. Lo realizza rendendo concreti e fruibili quei diritti fondamentali, la Salute, l’uguaglianza, che la Repubblica mette in capo ai cittadini, come singoli e come popolo, e la cui tutela affida alla Fnomceo come Ente sussidiario dello Stato”.
“È questo il ruolo che vogliamo rivendicare per la nostra Professione, per tutte le Professioni: quello di fautori e garanti della Democrazia – conclude Anelli -. Un ruolo che viene prima e va ben oltre le pur giuste rivendicazioni di carattere economico, che anche come Medici e Odontoiatri stiamo in ogni caso portando avanti”.