Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science, i caratteristici movimenti oculari che caratterizzano il sonno REM (Rapid Eye Movement) rappresentano spostamenti dello sguardo nel mondo dei sogni da parte di alcuni esemplari di modelli murini in stato di sonno. I risultati rivelano una lettura tangibile del senso interno di direzione nello stato di sogno. Inoltre, forniscono nuove preziose informazioni sui processi cognitivi del cervello “addormentato”.La fase REM è spesso associato al sogno. Pertanto, alcuni hanno proposto che la natura dei movimenti oculari REM possa essere correlata al contenuto di un sogno in corso. Altri hanno suggerito che i movimenti oculari rapidi riflettano invece un’attività casuale del tronco encefalico. La verifica di queste ipotesi rimane una sfida.
I movimenti rapidi degli occhi durante il sonno REM rappresentano gli spostamenti dello sguardo nel mondo dei sogni
Molti studi precedenti si sono basati sul resoconto soggettivo e potenzialmente impreciso dei sogni da parte degli esseri umani. Yuta Senzai e Massimo Scanziani si sono invece concentrati sul sistema di direzione della testa (HD) del topo come lettura oggettiva. Durante la veglia, l’attività delle cellule HD nel talamo del topo codifica la direzione della testa dell’animale mentre esplora o naviga nell’ambiente. I cambiamenti nell’attività delle cellule HD sono spesso accompagnati da rapidi movimenti degli occhi simili a saccadi nella stessa direzione.
Senzai e Scanziani hanno registrato l’attività delle cellule HC utilizzando sonde lineari extracellulari. Hanno monitorato simultaneamente i movimenti di entrambi gli occhi con telecamere montate sulla testa in topi svegli e addormentati. Hanno scoperto che la direzione e l’ampiezza dei movimenti rapidi degli occhi durante il sonno REM codificavano la direzione e l’ampiezza della direzione dei topi nel loro ambiente onirico.
I risultati indicano che i movimenti oculari rapidi forniscono una lettura esterna di un processo cognitivo interno che avviene durante il sonno REM e rivelano una coordinazione che potrebbe essere alla base dell’esperienza realistica e vivida dei sogni.
“Se i movimenti oculari rapidi riflettono i pensieri durante il sonno, la lettura dei movimenti oculari degli altri, mentre li osservano dormire, aprirebbe una finestra per leggere e potenzialmente manipolare i loro pensieri durante i sogni”. Scrivono Chris De Zeeuw e Cathrin Canto in un articolo correlato a Perspective.