LONDRA – I Sex Pistols, John, Paul, Steve e Glen, si formano nell’estate del 1975. Dopo 10 mesi di prove entrano per la prima volta in studio con Chris Spedding nel Maggio 1976 ai Majestic di Londra. Più tardi, in luglio, incidono ai Decibel e ai Riverside con Dave Goodman e successivamente ai Landsdown ed ai Wessex in ottobre, sempre con Goodman. Durante questo periodo la band firma con la EMI, registrando altri brani al Manchester Square studio.
È l’inizio della rivoluzione punk di Johnny Rotten e soci. Dopo l’uscita del singolo “Anarchy In The UK”, e dopo la leggendaria e scandalosa apparizione televisiva al Bill Grundy Show del 1° dicembre 1976, la EMI straccia il contratto, la band incide altri brani con Dave Goodman alla consolle agli Eden e ai Gooseberry Studios.
Sex Pistols: la rivoluzione punk di Rotten e soci
Glen Matlock lascia il gruppo e viene rimpiazzato da Sid Vicious. Nuova firma discografica, questa volta con la A&M, che però appena prima di stampare il singolo “God Save The Queen” “droppa” la band e distrugge lo stock di singoli. Venerdì 13 (!) maggio la band firma per la Virgin, ed il resto è storia.
Il 24 settembre 2021 è stato pubblicato Sex Pistols 76/77. Il cofanetto contiene più di 80 alternate version di tracce incise tra il maggio 1976 e il settembre 1977, brani in embrione che avrebbero poi preso forma definitiva nel leggendario album “Never Mind The Bollocks”. Il boxset di 4 CD include inoltre 8 versioni inedite e 30 tracce disponibili per la prima volta digitalmente.