Roy Sullivan: “Il ranger dei fulmini”

Roy Sullivan: “Il ranger dei fulmini”

Sono in tanti a sostenere che il 7 sia un numero fortunato, tuttavia per Roy Sullivan, più conosciuto come il ranger dei fulmini, potrebbe non essere così!

Roy Sullivan: l’uomo colpito 7 volte da un fulmine

Che cosa succede quando si è colpiti da un fulmine? La luce, la paralisi, la pelle bruciata e gli abiti a brandelli! Ogni anno, circa 4 mila persone nel mondo, muoiono colpite da un fulmine. Fortunatamente, quasi 10 volte tanto, vanno incontro alla stessa esperienza, ma sopravvivono e possono raccontare la loro storia. Nel caso ve lo steste chiedendo, le probabilità di essere colpiti da un fulmine sono circa una su 280.000.000. Mentre quelle di essere colpiti da un fulmine sette volte sono 4,15 in 100.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.

Questo lo sapeva bene Roy Sullivan colpito da un fulmine per ben sette volte. Ecco perché il ranger del Parco Nazionale di Shenandoah è riconosciuto dal Guinness World Records con il titolo di uomo sopravvissuto a più fulmini. Sebbene alcuni hanno dubbi sulle storie di Sullivan, perché nessuno ha mai assistito agli eventi ma solo constatato le conseguenze.

Una storia fenomenale

È l’aprile 1942. Sullivan si trovava in servizio presso la nuovissima torre di osservazione di Miller Head quando, all’improvviso, scoppiò una tempesta. La torre, di nuova costruzione, non possedeva ancora l’installazione di parafulmini e, accadde l’inevitabile: Sullivan, riuscendo a compiere solo pochi metri venne colpito, per la prima volta da un fulmine che gli bruciò mezzo pollice, risalendo lungo la gamba. Quasi tre decenni dopo, il ranger a bordo di un camion del parco, fu nuovamente colpito dalla folgore che si si abbatté su due alberi ai lati della strada.

Il camion di Sullivan, si trovava nel mezzo e con entrambi i finestrini abbassati. L’impatto, spinse il camion sul bordo di una scogliera. L’uomo svenne e, al suo risveglio, si ritrovò senza sopracciglia né ciglia, bruciate dal fulmine. La terza volta che fu colpito, risultò la meno grave, ma la quarta, provocò una combustione. L’uomo prese letteralmente fuoco! malgrado ciò si salvò e continuò la vita di sempre.

“C’è stata una leggera pioggia – ricordava Sullivan – ma nessun tuono, fino a quando ho sentito un solo grande fragore! Quando le mie orecchie hanno smesso di suonare, ho sentito qualcosa di sfrigolante. I miei capelli erano in fiamme”!

Inseguito dai fulmini

Il povero Sullivan però continuò il suo lavoro, non ci pensò proprio a ritirarsi. Il 7 agosto 1973, incredibilmente, un’altra saetta s’abbatté su di lui. Ancora una volta, Sullivan, a bordo del camion vide la morte in faccia: fin troppo consapevole del suo curriculum, cercò di superare il fulmine imminente. Credendo d’esser fuori pericolo, si fermò a dare un’occhiata, ma fu un grosso errore perché questa volta vide il lampo dall’interno della nuvola e, conseguentemente, la folgore scagliarsi dritto verso di lui.

Dal congedo al tragico finale

Quando Sullivan venne colpito per la sesta volta, nel 1976 si trovava lungo una pista del parco. Convalescente e – a ragion veduta – sconsolato, si congedò dopo cinque mesi. Sfortunatamente i fulmini non vanno in licenza e lo trovarono comunque. Il 25 giugno 1977 l’ex ranger stava pescando come ogni giorno dalla pensione, quando un fulmine lo raggiunge alla testa! Gli bruciò il petto e lo stomaco causandogli la perdita dell’udito da un orecchio. Per completare l’opera, lo stesso giorno si imbatté in un orso bruno sulla via di ritorno alla sua auto.

Nel 1983 all’età di 71 anni, forse stanco di temere costantemente un colpo fatale, Sullivan si sparò allo stomaco. Questa fu la triste fine dell’uomo dei fulmini. In tanti non hanno mai creduto alla storia e, secondo un team di ricercatori, il vero problema della ripetuta folgore è da attribuire proprio al percorso e alla torretta in cui Sullivan lavorava che, in sostanza non era a norma. Altri, che lo han descritto come una sorta di X-Man, continuano a credere a due storie: una che si lega alla “sfortuna” l’altra più simile al “mito del prescelto”. Verità o leggenda che sia, “Il ranger dei fulmini”, resta un caso più unico che raro.