Robert Sarah terremoto in Vaticano con il suo libro

Robert Sarah terremoto in Vaticano con il suo libro

È scontro in Vaticano per il libro di Robert Sarah sul celibato nella Chiesa. Il volume teologico è diventato del giro di poco tempo un caso editoriale controverso. Tanto che Ratzinger chiede di togliere il suo nome come coautore.

Robert Sarah: il libro controverso sul celibato nella Chiesa

Il volume teologico di Roberta Sarah destinato inizialmente ad un pubblico cattolico si è trasformato in 48 ore in un caso editoriale. Ed è subito scontro con Ratzinger, coautore del libro in questione. Infatti spiega Monsignor Gaenswein, segretario di Ratzingher che:

“su indicazione del Papa emerito, ho chiesto al cardinale Sarah di contattare gli editori pregandoli di togliere il nome di Benedetto XVI come coautore. E di togliere la sua firma da introduzione e conclusioni”.

Il segretario spiega inoltre che Ratzinger sapeva che il cardinale preparava un libro ma non ha approvato alcun progetto per un libro a doppia firma. Tanto meno ha visto e autorizzato la copertina.

Le polemiche non si placano 

Robert Sarah ribadisce che il Papa emerito sa ogni cosa, spiega che il 20 settembre del 2019 Ratzinger lo rassicura di avere avviato il lavoro. Il 12 ottobre il cardinale Sarah riceve finalmente il plico confidenziale che contiene l’elaborato del Papa emerito. Il mese successivo al monastero arriva la prima bozza del libro con i due testi. Mentre il 19 novembre è decisa di comune accordo la copertina, una introduzione e una conclusione comuni. Il 25 novembre Ratzinger da il suo benestare.
Sarah è comunque affranto da quello che accade ed in un comunicato ha scritto che:

“Perdono sinceramente coloro che mi stanno calunniando o che mi vogliono contrapporre a Papa Francesco. Il mio attaccamento a Benedetto XVI resta intatto e la mia filiale obbedienza a Francesco assoluta”.

Su questa situazione Papa Francesco non ha ancora espresso alcuna opinione. I misteri e gli enigmi controversi che circondano la chiesa però continuano a tenere banco. E le polemiche non sembrano placarsi.