Le riflessioni del Manzoni su guerra e pestilenze: quando la mente si lascia vincere da presunzione e stoltezza
È stato pubblicato lo studio che si propone di analizzare “I promessi sposi“, il capolavoro manzoniano, che tratta un punto di vista particolare: la presenza di quel che di peggio esiste nel mondo, di quel male che nella storia assume diverse forme. Quasi un quadro apocalittico, a livello civile, morale, esistenziale.
L’opera, dal titolo “Guerra carestia peste con i Frati Cappuccini nell’opera manzoniana“, elaborata dal Prof. Francesco Di Ciaccia, docente presso l’Università Statale di Milano, al Dipartimento di Filologia moderna, ed esperto dell’opera manzoniana, accosta successivamente le tre tematiche ricordate nel titolo: la guerra, la carestia e la peste, cogliendo quanto di queste realtà sia imputabile alla mente umana quando non sia sorretta dalla fede, e si lasci vincere dalla malattia del volere, dalla presunzione e dalla stoltezza.
Riflessioni del Manzoni: un “romanzo così desolante, che è realtà storica” …
Parlare di distruzioni e massacri, parlare dei morsi della fame e dell’inedia generalizzate, parlare di patimenti con lo spettro di pandemie che prostrano il tessuto sociale non significa altro che parlare dell’umanità.
Raccontare la storia universale. Ma non è tutto. Se fosse solo questo, sarebbe quasi un bel vivere. Si deve anche parlare di offuscamento dell’intelletto, si deve anche dire del dominio dell’“opinione” sulla ragione.
La coscienza ne resta stordita. E si affollano i pregiudizi, si addensano le paure, si scatenano ingiustizie. Tutto ciò, ho detto, non è romanzo. O meglio: è romanzo. Ma romanzo così desolante, che è realtà storica: avvenimenti nel tempo e nello spazio.
Tutto questo è nell’opera di maggior successo di Alessandro Manzoni.
Però, nella storia c’è anche la consolazione di contro alla disperazione, c’è anche il dono di contro alla rapina, c’è anche la difesa del giusto e del debole di contro alla sopraffazione e all’angheria, e c’è l’amore, che cura, di contro all’incuria.
Riflessioni del ManzoniE questo è romanzo. O meglio: non è romanzo.
È romanzo così verosimile, che anch’esso diventa realtà.
Si tratta, per dirlo con un titolo, de “I promessi sposi”, con l’Appendice della Storia della Colonna infame.
“Certo, nel libricino che io presento c’è anche dell’altro. C’è studio critico, c’è indagine storica, c’è qualche osservazione addirittura filosofica, se non proprio teologica, e c’è molta storia dei frati minori cappuccini nel loro servizio, diventato addirittura ufficiale, pubblico, socio-civile, nella società europea Cinque-Seicentesca, alla popolazione strapazzata dalla pandemia” spiega il Prof. Di Ciaccia.
Si tratta dunque di un libricino, (Riflessioni del Manzoni) sì, ma abbastanza variegato da prendere in considerazione, ad esempio, anche i rapporti di Alessandro Manzoni con le istanze risorgimentali dell’Italia, la sua posizione nei confronti del potere temporale del papato.
“Ma c’è anche spazio per immersioni esistenziali nel romanzo e fuori dal romanzo, per stralci biografici e storici su personaggi ed episodi, nel romanzo e fuori dal romanzo, come la cantonata della cannonata in un cantone di Milano, in quel di Monforte, il 9 maggio 1898. In pratica c’è da leggere e c’è da tralasciare. Tutto dipende dai gusti, dal tempo e soprattutto dalla curiosità“, conclude il Prof. Francesco Di Ciaccia.
Gli interessati possono trovare l’opera “Guerra carestia peste con i Frati Cappuccini nell’opera manzoniana”, Edizioni Biblioteca Francescana (549 pagine 549 + 64 illustrazioni f.t., in b/n e a colori, € 34,00 (I.C.), ISBN 978-88-7962-335-3) in 2 modi:
1. Chiedendola a Edizioni Biblioteca Francescana, Piazza Sant’Angelo, 2, 20121 Milano (MI), tel./fax: +39-02.29002736 e-mail: info@bibliotecafrancescana.it
2. Cercandola direttamente nei vari store online: https://www.google.com/search?