Con l’aggravarsi delle ricadute economiche del COVID-19, gli investimenti nei sistemi di protezione sociale sono fondamentali per proteggere le famiglie da difficoltà finanziarie. Infatti secondo il nuovo rapporto Unicef Odi gli assegni familiari universali, pagamenti in contanti e trasferimenti fiscali, sono importanti nella lotta contro la povertà infantile. Tuttavia sono disponibili solo in 1 paese su 10 nel mondo, lo confermano i dati raccolti dall’Universal Child Benefits: Policy Issues and Options.
La situazione italiana secondo il rapporto Unicef Odi
In 15 paesi ad alto reddito, la sola erogazione di assegni familiari universali ha ridotto la povertà infantile pari in media a 5 punti percentuali. È inoltre dimostrato che riducono le privazioni, migliorano il benessere generale dei bambini, la salute, l’istruzione, la sicurezza alimentare e la produttività. Ma soprattutto la capacità di contribuire alle loro società e alle loro economie quando diventano adulti. Henrietta Fore, Direttore Generale dell’UNICEF sostiene che:
“Gli assegni familiari universali possono essere un’ancora di salvezza e possono salvare i paesi da impatti sociali ed economici catastrofici”!
Secondo i nuovi dati resi noti dall’ISTAT, sono 4,6 milioni le persone in povertà assoluta nel nostro paese. Con una flessione per la prima volta, dopo 4 anni di crescita, tuttavia, bisogna attendere per capire quale sarà l’impatto dell’emergenza Covid-19 su questo indicatore. Sono attualmente oltre 1 milione 137 mila i minorenni in povertà assoluta in Italia.
Necessità di maggiori risorse
Perciò nella cornice del Family Act c’è il bisogno di assicurare il massimo dell’aiuto alle famiglie che vivono in Italia. L’universalizzazione dei benefici riduce i rischi spesso associati alla sola valutazione della condizione economica, dove alcune famiglie in difficoltà vengono lasciate senza sostegno finanziario. Francesca Bastagli, autrice principale del rapporto e Direttrice per le Politiche Sociali e di Equità dell’ODI, aggiunge:
“In pratica, i paesi hanno raggiungo un’elevata copertura della popolazione, o assegni familiari universali, seguendo traiettorie diverse. Una realizzazione progressiva è comune, attraverso un processo iterativo che prevede l’adozione della legislazione per gli assegni familiari universali e di politiche di regolamentazione. Come anche un rafforzamento amministrativo, capacità finanziaria e costruzione di supporto politico e pubblico alle politiche.”
Inoltre il rapporto chiarisce che l’ampliamento della copertura dei programmi di assistenza all’infanzia e alle famiglie deve essere priorità nazionale e richiede la solidarietà internazionale.
C’è bisogno di garanzia globale
Vanno tutelati specialmente i paesi a basso reddito con una popolazione numerosa e con budget più limitati a causa del COVID-19. Inoltre, gli assegni familiari devono essere supportati da sistemi di protezione sociale comprensivi e servizi sociali di qualità che comprendono istruzione e assistenza sanitaria. In conclusione il rapporto evidenzia percorsi per raggiungere la copertura universale. Inclusi modi in cui i paesi a basso reddito possano attuare trasferimenti per i bambini più piccoli e renderli poi universali per tutte le età. I passi comprendono l’adozione di leggi e regolamentazione delle politiche, rafforzamento delle capacità amministrative e di finanziamento. Ma soprattutto costruzione di supporto politico e pubblico per le politiche: tutti fondamentali per raggiungere la copertura universale degli assegni familiari.