Attraverso la voce di suo cugino, lo scrittore e poeta Nico Naldini riviviamo gli anni friulani di Pier Paolo Pasolini. Il documentario è già pronto ed ha un titolo emblematico: In un futuro aprile, un viaggio alla scoperta di questa personalità indimenticabile.
Un omaggio a Pier Paolo Pasolini
È senza dubbio uno dei più grandi scrittori ed intellettuali che l’Italia può vantare, se ne sono dette tante su questo indecifrabile poeta. Intellettuale a tutto tondo, dalle idee sempre lineari anche se talora in dissacrante contrasto con il sentore comune. Ora è arrivato il tempo di rendergli onore e ci pensa un film documentario diretto da Francesco Costabile e Federico Savonitto. Sarà presentato in anteprima italiana al Biogra-film Festival di Bologna, in programma dal 5 al 15 giugno. Il festival sarà online su piattaforma MyMovies e a partire dal primo giugno è possibile prenotarsi per le proiezioni. A produrlo è Altreforme di Udine assieme al Centro Studi Pier Paolo Pasolini. Girato nel 2019, a Casarsa e nei luoghi pasoliniani friulani ci riporta agli anni Quaranta, quando il giovane Pasolini vive nel paese di sua madre.
Vissuto dentro una lirica
Il paesaggio friulano, la lingua, le tradizioni del mondo contadino, le prime avventure amorose, il tumulto politico e l’insegnamento scolastico. Questo è l’universo che influenza tutta la successiva opera pasoliniana, sintomo di un legame intimo e passionale con la propria terra. Proprio dai versi in friulano si parte per entrare nelle pieghe più in ombra di quel Pasolini che incanta le platee. Tuttavia ci permette di scoprire anche la sua sensibilità ed il commovente rapporto con la madre, come anche l’indescrivibile amore per le periferie. Capace di scandalizzare e allo stesso tempo centrare perfettamente le tendenze, le perversioni, le sensazioni e le paure del pubblico. Soprattutto vede lontano perché le sue parole sono sempre attuali:
“Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui”!