PESARO – Pesaro è la Capitale italiana della Cultura 2024. Proprio così. Nota come la città di Rossini e della musica, questa importante vittoria è stata dedicata dal sindaco Matteo Ricci a Kharkiv, “città ucraina della musica Unesco come noi, in questo momento sotto le bombe”.
Poi Ricci ha aggiunto: “È un percorso in cui Pesaro non sarà sola perché è stata attivata una strategia collettiva pensata per coinvolgere tutti i 50 comuni della provincia di Pesaro e Urbino. Un territorio che punta e investe sulla cultura come motore di sviluppo. E il sistema di enti, associazioni e professionisti della cultura con cui la città del Rossini Opera Festival ha intrecciato negli anni rapporti ormai solidi”.
“A Pesaro arriveranno circa 20 milioni di finanziamenti ministeriali per la riqualificazione di tre grandi contenitori della città: palazzo Mazzolari, palazzo Almerici (sede biblioteca Oliveriana ndr) e il San Domenico. Una nuova “mole” di contributi, che permetterà di rivoluzionare ulteriormente il volto del centro storico”, ha annunciato il vice sindaco Daniele Vimini. “Ancora una volta sono stati promossi progetti pensati per trasformare e migliorare l’aspetto e la fruizione di luoghi strategici da parte dei cittadini”.
Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024
Sono davvero tante le meraviglie di questo capoluogo di provincia marchigiano: piazzale della Libertà, con la “Sfera grande” di Arnaldo Pomodoro e il Villino Ruggeri; il lungomare; l’area archeologica di via dell’Abbondanza; l’area archeologica di Colombarone, con villa del III secolo d.C., una basilica e una pieve; la Cattedrale; la Rocca Costanza; la casa-museo DI Gioachino Rossini. Un itinerario magico, in cui perdersi.
Non bisogna poi dimenticare il Teatro Rossini, il teatro seicentesco, il Tempietto e il Conservatorio. Al riguardo di quest’ultimo, va detto che “Pesaro Città della Musica Unesco – ha sottolineato Ricci – riceve un altro importante finanziamento, indispensabile per la riqualificazione di uno dei contenitori più prestigiosi del nostro centro storico, Palazzo Olivieri, sede del Conservatorio Rossini. Un tassello fondamentale che rafforza sempre di più la nostra identità. Intervento strategico per il presente, ma anche per le sfide del futuro, quali, ad esempio, le candidature a Capitale Italiana della Cultura 2024 e Capitale Europea della Cultura 2033″.
Pregevole anche la biblioteca della Fondazione Rossini. Meritano altresì una visita i Musei Civici di Pesaro e il Palazzo Ducale. Non manca inoltre il verde, con il parco naturale del Monte San Bartolo. Proprio così. Infine per gli amanti delle due ruote c’è la bicipolitana, che collega varie zone della città, senza dimenticare la pista ciclabile Pesaro-Fano. Insomma, Pesaro è davvero una città da scoprire.