È un sito di dimensioni straordinarie, 270 ettari di strade, templi e botteghe, sembra di sentire ancora il vociare del popolo che riempie questi luoghi. Il Parco Archeologico di Selinunte, tra i più vasti d’Europa, è un assaggio di Grecia ma con quella luce che solo in Sicilia puoi trovare.
Tra l’oro dei templi e il blu del mare nel parco archeologico
Quando si arriva in questo posto la sensazione è quella di essere tornati indietro nel tempo, l’aria salmastra e la macchia mediterranea trionfano. Ad accoglierci è un incredibile panorama da cartoline, che lascia senza parole perfino Goethe quando raggiunge la Sicilia. Selinunte deve il suo nome proprio ai greci che la chiamano così per il sedano che qui cresce selvatico e in abbondanza. Ed è talmente importante da diventare simbolo della monetazione della città. Lo stato in cui si presenta oggi il parco archeologico è dovuto alla distruzione ad opera dei Cartaginesi, ma anche a terremoti, e gravi spoliazioni. Fondata nel 650 a.C. la sua parte più alta è l’arcopoli che svetta su un altopiano a strapiombo sul mare. Alla fine del VI secolo a.C. è ampliata a nord con un formidabile muraglione a gradini (altezza m 11 circa), e circondato da mura.
Una metropoli antica tutta da scoprire
A Nord dell’Acropoli si trova la Collina di Manuzza, con le abitazioni e l’Agorà, centro della vita pubblica cittadina. La Collina Orientale e la Collina della Gaggera rappresentano i luoghi privilegiati per conoscere la vita religiosa di Selinunte. Qui troviamo gli imponenti templi dedicati a Era, a Zeus e ad Atena, che spaziano dall’essenzialità dello stile dorico alla perfezione classica dello ionico. Come anche il Santuario di Demetra Malophoros, la dea delle messi venerata con particolare devozione nella Sicilia magno-greca. Questo è un itinerario perfetto non solo per conoscere la storia ma anche per godere della natura. Passeggiando nella campagna, che presenta dolcissime collinette, tra erba e ghiaia per perdersi in un cielo blu. Vale la pena scoprire tutte le vicende che hanno soffiato sopra questa isola che regala anche itinerari insoliti come villa Palagonia a Bagheria.
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