ROMA – Paolo Ruffini racconta la sua quarantena. L’attore e regista livornese, visto di recente anche a teatro, è stato intervistato dal cantautore Bussoletti durante la puntata del talkshow “Lingue a Sonagli”, ideato e condotto da Bussoletti e trasmesso in diretta radio su Radio Rock 106.
Ebbene, Ruffini ha scherzato sull’accostamento della sua quotidianità in quarantena ad un film di Wes Anderson.
«Vivere l’isolamento in hotel è un po’ come stare in un film di Wes Anderson?», ha detto Ruffini. «Beh, il riferimento a “Grand Budapest Hotel” è bellissimo ed effettivamente io non sto a casa da quando mi sono separato da mia moglie. In realtà io vivo in un bilocale dove, però, ho persone che mi fanno i servizi e le pulizie. Sono consapevole di essere un privilegiato. Ho addirittura un prato sotto casa ed una palestra dove posso allenarmi. Però non è che un bilocale in centro a Milano costi tanto di meno».
Paolo Ruffini racconta la sua quarantena
Paolo ha fatto poi un tuffo nel passato raccontando la sua personale esperienza lavorativa con Julia Roberts, icona del cinema internazionale che ha avuto l’onore – e il piacere – di conoscere:
«Era uno spot con Paolo Bonolis e Luca Laurenti – ha ricordato Ruffini – Lavorare con lei (la Roberts) è stato fico perché per me “Pretty Woman” è un film perfetto. Lei poi ha un sorriso, come si vede nello spot, che entusiasma. Venne a salutarci nel camerino e mi colpì il fatto che aveva uno staff di sessanta persone con una ragazza il cui unico compito era quello di portarle le ciabattine».
Paolo Ruffini, attore comico e regista molto apprezzato nel cinema italiano (ha diretto tre film), è noto anche per le sue sortite televisive dai tempi di Mtv (quando era un vj) fino alla più recente conduzione, su Italia 1, di “Colorado”. Ora ha portato tutta la sua allegria in una puntata di ‘Lingue a Sonagli’. Senza tradire le aspettative.