Da oggi non in vendita ON Air il libro d’artista promosso da Cramum e Gaggenau per riflettere sul significato di contemporaneo oggi.
<<Contemporaneo non è sinonimo di “coevo”. Il segreto per riuscire a essere contemporanei è nutrirsi del passato per vivere e costruire un futuro migliore. Il futuro non nasce all’improvviso, ma va costruito “nel” e “a partire dal” passato.>>
Da oggi non in vendita ON Air il libro d’artista
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Il sottotitolo del libro è “Il presente è il futuro del passato”. Perciò il libro è stampato in 337 esemplari numerati. La scelta del numero non è casuale dal momento che è pari agli anni del brand. Anche il font impiegato è stato selezionato per raccontare il legame passato-futuro ed è frutto di una lunga ricerca: è stato ricostruito a partire da quello impiegato alla fine del XIX secolo per elaborare il primo logo Gaggenau.
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Il volume, ideato e curato da Sabino Maria Frassà, documenta l’omonimo progetto artistico che ha portato in mostra nel 2020 e 2021 le opere di Julia Bornfeld, Lorenzo Marini, Elena Modorati e Davide Tranchina all’interno dello showroom meneghino Gaggenau DesignElementi Hub.
A rendere affascinante la pubblicazione non solo l’impossibilità di acquistarlo (è destinato ai soci di Cramum e a pochi collezionisti, giornalisti e storici frequentatori delle mostre milanesi) ma anche il tema: il libro infatti si interroga su cosa significhi “contemporaneo” oggi. Sabino Maria Frassà introduce il tema ricordando che “con la parola “contemporaneo” non si intende la semplice forma assunta oggi dall’arte e dalla cultura.
“Contemporaneo” non è sinonimo di “coevo”. A ben vedere ciò che possiamo veramente definire come “contemporaneo” è la manifestazione dell’intelletto umano – tanto preziosa quanto rara – che riesce a risultare universale, attuale in ogni tempo: Socrate, Giotto, Caravaggio, Mozart, Hegel, Fontana, Borgeois, Bauman e Bob Dylan sono ancora oggi “contemporanei” perché non sono stati figli del proprio tempo, ma l’hanno determinato”. E aggiunge: <<Oggi diremmo che non sono follower, ma influencer. Il segreto per riuscire a essere contemporanei è nutrirsi del passato per vivere e costruire un futuro migliore. Il futuro non nasce all’improvviso, ma va costruito “nel” e “a partire dal” passato>>.
Il sottotitolo del libro è “Il presente è il futuro del passato”. Perciò il libro è stampato in 337 esemplari numerati. La scelta del numero non è casuale dal momento che è pari agli anni del brand. Anche il font impiegato è stato selezionato per raccontare il legame passato-futuro ed è frutto di una lunga ricerca: è stato ricostruito a partire da quello impiegato alla fine del XIX secolo per elaborare il primo logo Gaggenau.
Tutti i testi e le immagini sono in ogni caso consultabili liberamente sui siti di Cramum e Gaggenau.