PERUGIA – Olio italiano promosso all’estero. Proprio così. Per l’olio di qualità sono previste importanti iniziative in Australia, Giappone e Cina. Entra dunque nel vivo il programma di promozione e formazione per i mercati esteri, riservato alle aziende vincitrici della XXX edizione dell’Ercole Olivario. Il primo gruppo di iniziative, pensate in concomitanza con i festeggiamenti del 2 giugno, rientrano nel progetto “True Italian Taste – Authentic Italian Table”. Realizzato nell’ambito del programma governativo “The Extraordinary Italian Taste” con l’intento di valorizzare e promuovere il prodotto agroalimentare italiano nelle sue caratteristiche di tipicità, per contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding, che utilizza impropriamente colori, parole, immagini, ricette, denominazioni volte a richiamare in modo ingannevole l’origine italiana.
Scendiamo nello specifico. Nel quadro del True Italiane Taste sono in calendario incontri che vedranno il coinvolgimento degli influencer più qualificati del settore food & wine, in grado di comunicare al meglio con i consumatori e gli utilizzatori del prodotto attraverso la condivisione di informazioni ed esperienze. A tal fine, nell’ottica di promozione della cultura dell’olio italiano di qualità all’estero, la Fondazione EVOO School ha collaborato inviando kit d’assaggio di olio a un target specifico di buyers stranieri. Così da permettere loro di provare, degustando, le diverse sfumature e caratteristiche dell’olio italiano dovute alle differenti cultivar presenti in Italia. Molto bene.
Olio italiano promosso all’estero
Il percorso di promozione avrà come primo scenario geografico l’Australia, dove, con il sostegno dell’Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia-Melbourne, è previsto nella giornata del 2 giugno un evento con Tasting guidato, condotto dalla Chef Alessandra d’Angelo, all’interno dell’Hangar Leonardo Australia di Melbourne. Il giorno successivo, 3 giugno, l’appuntamento sarà a Sydney, sempre con la partecipazione degli oli vincitori dell’Ercole Olivario, proposti in degustazione e illustrati nelle loro qualità e caratteristiche di eccellenza. Il tour promozionale proseguirà nel continente asiatico il 5 giugno in Cina, nella città di Chengdu, e l’8 giugno in Giappone, nella capitale Tokyo.
Il secondo gruppo di iniziative prevede una Masterclass Ercole Olivario. Con degustazioni guidate degli oli vincitori dell’edizione 2022 a beneficio di una platea di buyers e influencer. Il 29 giugno a Tokyo, in Giappone, presentazione dell’evento affidata a Miciyo Yamada, giornalista e assaggiatrice di olio e.v.o., vincitrice del Premio Leikithos 2022, sezione del concorso riservata agli ambasciatori dell’olio e della cultura dell’olio italiano di qualità all’estero. Il 20 luglio ci si sposta a Sydney, in Australia, con la partecipazione di Nicola Di Noia, direttore generale di Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano) e membro del Comitato di Coordinamento Ercole Olivario. Infine a metà settembre si andrà a Melbourne, sempre alla presenza di Nicola Di Noia.
Appuntamenti importanti
Ma non è finita. Nell’ottica di promozione aziendale B2B vi sarà poi l’iniziativa a cura delle Camera di Commercio Italiana all’Estero di Sydney. Che accompagnerà le aziende vincitrici del premio Ercole Olivario in un percorso di presentazione e conoscenza con i buyer australiani. Procedendo al matching per organizzare incontri virtuali online con gli operatori locali interessati a incontrare i produttori oleicoli italiani. Molto bene. È previsto infine il 9 giugno un webinar su “I nuovi strumenti di promozione di ICE – per il settore oleario italiano. Il mercato dell’olio di oliva italiano in Francia: caratteristiche e prospettive”.
Esattamente. L’incontro sarà focalizzato su caratteristiche e opportunità del mercato francese per l’olio d’oliva, sui nuovi strumenti a disposizione dei produttori per promuoversi e proteggere il Made in Italy e sul miglior modo di valorizzare la propria presenza nei saloni internazionali. Interverranno Flavia De Falco di ICE Milano, Joseph Antonacci di ICE Parigi e Guido Magnoni di ICE Roma. Da non perdere.