Nuovo Dpcm in vigore “Arrivare sereni a Natale“, dichiara il Premier Conte nella diretta da Palazzo Chigi, dove conferma sia le nuove disposizioni anti-covid sia la sua preoccupazione nell’adottare in maniera mirata tutte le misure possibili per scongiurare un nuovo lockdown generalizzato.
ROMA – 26 ottobre. Nelle precedenti 24h, il Premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm anti-covid. Le parole che hanno risuonato, al fine di esorcizzare la pandemia, sono state “Arrivare sereni a Natale” e “Sistema Sanitario a livelli preoccupanti“. Nonostante la metà degli Italiani si aspettava un simile provvedimento, per molti – considerando il punto focale del Dpcm – è un’autentica doccia Fredda.
Le nuove disposizioni, come dichiarato da giorni, prevedono la chiusura di ristoranti, gelaterie e bar alle ore 18:00. Ma questo per molte attività rappresenta il collasso, se non addirittura la chiusura. Tuttavia, in questi giorni, non sono mancate le proteste e gli scontri di chi si schiera contro il nuovo decreto che, a detta di molti, aggraverà la situazione economica per ristoratori e famiglie Italiane già messe in ginocchio.
Il Dpcm attuale, resterà in vigore fino al 24 Novembre 2020. Gestire la pandemia con queste misure, è per il Governo l’unico modo per evitare un lockdown generalizzato che condurrebbe ad un alto rischio economico tutto il Paese. Le misure restrittive, come dichiarato in conferenza stampa, parlano di dati preoccupanti:
“Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti”, ha dichiarato Conte.“Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre”.
Nuovo Dpcm in vigore: le dichiarazioni del Premier
“La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre”, continua il Presidente. “L’obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può piu permetterselo”. “Non abbiamo introdotto il coprifuoco, non è una parola che amiamo ma raccomandiamo di muoversi solo per motivi di lavoro, salute studio e necessità. e di non ricevere a casa persone che non siano del nucleo familiare”.
“L’Italia è un grande paese, l’abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l’abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso”.
Il discorso, come spiega nel mentre,chiarisce che tutto questo serve per evitare drastiche chiusure per tutto il Natale. “Riusciremo così ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità”. “I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate”.
“Questo Governo, pur nella varietà di sensibilità e posizioni, ha un obiettivo ben chiaro e queste misure delineano un quadro chiaro, non vogliamo penalizzare direttamente il tessuto produttivo ed economico. Ma nello stesso tempo se non stringiamo quelle misure, difficilmente potremmo venirne a capo in questo mese novembre. Noi confidiamo che a novembre soffriremo un poco ma poi torneremo a respirare”.
“Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto. Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre”.
Sulla Pandemia
Le dichiarazioni del Presidente Conte, vertono anche sullo stato critico del Bel Paese che, senza adeguate misure rischia che la situazione sfugga di mano.
“I dati che stiamo esaminando dicono che la pandemia sta correndo in maniera uniforme e critica in tutta italia. Di qui l’intervento del governo a ridefinire quadro di misure restrittive. E potremo già nei prossimi giorni lasciare alle regioni di concordare con noi misure più restrittive”.
“Ci possono essere stati degli errori, si può far sempre meglio ma non ci sono state sottovalutazioni. Abbiamo lavorato su tutti i fronti. Quando si affronta una guerra non è che si può dire di non aver fatto abbastanza per vincere. Gli stessi italiani probabilmente sono più frustati rispetto alla prima ondata. Ma se siamo un Paese forte lo dimostreremo anche adesso, i conti si fanno alla fine e noi ce la faremo anche questa volta”.
“Il virus corre molto e dunque noi dobbiamo essere pronti e flessibili a intervenire. Ma non possiamo imputare al governo di essersi distratto e aver abbassato la soglia di attenzione: ricordo che prima dell’estate tutti, anche l’opinione pubblica, pensavano di aver passato la pandemia mentre il governo ha chiesto la proroga dello stato di emergenza ha detto che non potevamo abbassare la guardia e ha continuato a comprare mascherine e respiratori”.
Conferma Cig
“Verrà offerta un a nuova indennità mensile una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport“.
Conferma della cassa integrazione, ulteriore mensilità del reddito di emergenza e misure di sosteno alla filiera agroalimentare. Quest’ultima per compensare la chiusura dei ristoranti.
“Arriveranno nuovi contribuiti a fondo perduto. Ci sarà il credito di imposta per affitti commerciali di ottobre e novembre e la sospensione della seconda rata Imu. Viene inoltre confermata la cassa integrazione; offerta una nuova indennità mensile una tantum per stagionali del turismo, spettacolo e lavoro intermittenti del mondo dello sport, un’ulteriore mensilità del reddito di emergenza e misure di ssotengo della filiera agroalimentare”.
“Sono già pronti gli indennizzi a tutti coloro che verranno penalizzati sono già pronti”.
I vaccini
Le parole del Presidente del Consiglio, quasi si concludono sull’arrivo – si spera – di nuovi vaccini entro il mese di dicembre. La somministrazione degli stessi è prevista a quelle categorie considerate fragili e maggiormente esposte al rischio (come i sanitari).
“La commissione europea ha stipulato contratti che prevedono già a dicembre le prime dosi di vaccini, se questi impegni saranno confermati potremo intervenire subito per distribuire i vaccini alle categorie più fragili e agli operatori sanitari che sono esposti al pericolo”. Conclude.
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