Napoli: Ospedale del Mare una voragine profonda ben 20 metri si apre quasi ai piedi della struttura. Lo squarcio ampio all’incirca 2 mila mt² costringe allo sgombero del Covid residence.
Napoli -8 gennaio 2021. Sono a dir poco impressionanti le immagini trasmesse dai media della voragine aperta sull’asfalto del parcheggio adiacente all’ospedale del Mare. Il cedimento, avvenuto questa mattina all’alba, lascia presumere che la causa sia dovuta alle numerose infiltrazioni; che di conseguenza hanno provocato il cedimento del suolo.
La spaventosa ampiezza, di circa 2 Mila metri quadrati, con una profondità pari a 20 metri fortunatamente non ha coinvolto persone ma, alcuni veicoli sono sprofondati nella stessa. Sia i Carabinieri che i Vigili del Fuoco, sono intervenuti e sono presenti sul posto. Vicino alla voragine, si trova il Covid Center a 100 metri dall’Ospedale della periferia di Napoli.
Napoli: Ospedale del Mare, l’intervento per la messa in sicurezza
Dalle indagini risulta che la voragine che si è aperta vicino la struttura ospedaliera non è di natura dolosa; la frana, verificatasi alle prime luci del mattino nel quartiere napoletano di Ponticelli, ha costretto oltre che lo sgombero, l’interruzione dell’alimentazione elettrica. Tuttavia l’ospedale è comunque supportato dai gruppi elettrogeni che ne garantiscono la piena operatività. La Asl Napoli 1 per limitare i danni, provvederà alla temporanea chiusura del Centro Covid; proprio per l’impossibilità di garantire energia elettrica, acqua calda ed eventuali servizi.
Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, si è recato sul posto, ed ha effettuato un primo sopralluogo insieme al direttore generale della ASL NAPOLI 1 Ciro Verdoliva. De Luca, ha commentato l’accaduto con queste parole:“Ci occuperemo anche di questo”.
Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha commentato sull’accaduto “poteva essere un disastro, una tragedia anche perché lì vicino c’è il residence che ospita i positivi al Covid”. Adesso sono in fase di avvio i lavori per evitare un nuovo crollo e verificare il nucleo del problema affinché tutto sia messo in sicurezza.