Museo delle anime del Purgatorio a Roma

Museo delle anime del Purgatorio a Roma

Nella sagrestia della chiesa del Sacro Cuore del Suffragio a Roma, in Lungotevere Prati 12, esiste una raccolta di reperti probabilmente unica al mondo. Conservata nel museo della anime del Purgatorio, dove sono esposti oggetti e tessuti sui quali le anime purganti avrebbero lasciato impronte infuocate. Una documentazione che costituirebbe la prova dell’esistenza dell’aldilà. Come nasce questa singolare collezione? Tutto risale al periodo dell’edificazione del santuario eretto da Giuseppe Gualandi fra il 1894 e il 1917. L’edificio sorse a opera di padre Vittore Joeut, missionario marsigliese, fondatore dell’Associazione del Sacro Cuore di Gesù per il suffragio delle anime del Purgatorio.

L’origine del museo delle anime del Purgatorio

Il 15 settembre 1897 scoppiò un incendio nella cappella della Madonna del Rosario, che si trovava accanto alla chiesa in costruzione. Il rogo si accese improvvisamente sull’altare addobbato per una funzione religiosa in suffragio delle anime del Purgatorio. Ai fedeli sembrò di scorgere tra le fiamme un volto sofferente che, una volta spento l’incendio, restò impresso sulla parete affumicata a destra dell’altare. Dopo questo evento prese consistenza la leggenda secondo cui le anime si dessero convegno in questo luogo di culto. Con la speranza di poter acquisire, tramite messe, preghiere ed offerte, il passaggio verso l’eternità. Il sacerdote Jouet, ritenendo questo avvenimento miracoloso, cominciò a raccogliere diverse reliquie. Oggetti su cui apparivano impronte che, secondo il suo parere, erano state lasciate dalle anime purganti dei defunti. E li raccolse, costituendo così il piccolo museo delle anime del Purgatorio.

Museo delle anime

Le testimonianze esposte

Infatti la collezione è composta da oggetti accompagnati da scritte commemorative degli eventi prodigiosi, che raccontano diverse storie. Ad esempio la federa di un cuscino con l’impronta dell’indice della mano di suor Maria di San Luigi Gonzaga, religiosa di Bastia presso Perugia. Apparsa alla suora Margherita del Sacro Cuore tra il 5 e 6 giugno 1894, ossia la notte seguente la sua morte di tisi. Aveva chiesto:

preghiere e riapparve alla medesima suora il 20 e il 25 giugno dello stesso anno per ringraziare prima di volarsene in cielo”.

In esposizione c’è anche una berretta da notte con fiocco sulla quale risalta il segno di fuoco di cinque dita. Testimonianza dell’apparizione nel 1875 di Luisa Le Sénéchal, morta il 7 maggio 1873, a suo marito per chiedergli preghiere e la celebrazione di Sante Messe.

Informazioni utili

L’ingresso al museo è gratuito e segue i seguenti orari:

aperto tutti i giorni dalle ore 7.30-11.00 / 16.30-19.30