Marc Chagall è forse l’artista che è riuscito meglio a catturare con colori impossibili quello che potrebbe essere il subconscio più profondo. Trovarsi di fronte a una delle sue opere è come fluttuare in un mondo romantico e fantastico. Ti piacerebbe scoprire più da vicino questo straordinario genio? Possiamo conoscerlo insieme cominciando da Vitesbk, il piccolo villaggio in cui è nato, nell’attuale Bielorussia.
La vita di Marc Chagall
Nasce il 7 luglio 1887 in una famiglia ebrea, i genitori decidono di trasferirsi a San Pietroburgo nel 1907. Soprattutto per permettere al figlio di studiare sotto la guida di maestri come Nikolái Roerich o León Bakst. Nel 1910 March Chagall si sposta a Parigi dove incontra importanti artisti e mercanti d’arte. Personalità che gli permettono di organizzare la prima mostra personale a Berlino, nel 1914. Nello stesso anno torna a Vitebsk per sposare Bella Rosenfeld, una scrittrice russa che diventerà la musa ispiratrice e il suo modello per molte opere. Nel 1923 Chagall e la sua famiglia si stabiliscono in Francia, ma dopo l’occupazione tedesca fuggono negli Stati Uniti dopo il 1941. Questa scelta porta grandi successi come la mostra al Museum of Modern Art Archives di New York nel 1946. Tuttavia nel 1944 la moglie muore e come scriverà l’artista tutto diventa tenebra.
La sorgente d’ispirazione
Questa cupa disperazione accompagnerà il pittore per tutta la vita, fino al 28 marzo 1985, quando muore a Saint-Paul de Vence, vicino a Nizza. Ci lascia una profonda riflessione che possiamo comprendere da una delle sue considerazioni sull’arte:
“Se creo qualcosa usando il cuore, molto facilmente funzionerà”!
Probabilmente la cosa ha funzionato, perché il fulcro per capire le sue opere è proprio l’amore per la sua donna e per la vita. A queste influenze si unisce il collegamento con diverse avanguardie parigine. Principalmente, ci sono due correnti chiare che possiamo identificare: il fauvismo di Matisse e il cubismo di Picasso. Da queste inesauribili fonti Marc attinge per creare una tavolozza di colori intensi e sognanti. Lo scopo principale dell’artista è allontanarsi dai problemi del mondo e collocare se stesso ed i suoi cari in un mondo pieno di felicità.
L’opera simbolo del pittore russo
Il risultato è una fusione tra realtà e fantasia, tra logico e irrazionale, per trasmettere la gioia di vivere. Tra i più grandi capolavori c’è forse Il Compleanno (1915) che si trova al MoMA di New York. Realizzato poche settimane dopo il suo matrimonio con Bella, celebra l’amore. L’atmosfera di felicità che circonda gli innamorati mentre fluttuano nella stanza è il cardine di questa creazione. Essere circondato dalla guerra o dalle difficoltà economiche rivelate dalla mancanza di mobili nella scena raffigurata non gli sembra importare. La sua è una celebrazione eterna dell’intimità che diventa universale, un sogno che lo stesso Chagall ha desiderato ardentemente. È possibile questo sogno? La risposta ce la da proprio l’artista:
“Credo di si. Nell’arte come nella vita tutto è possibile se si comincia dall’amore”.
Marc Chagall
ᑲყ ᕈɩꙆꙆoꙆᥱ ᑯɩ ᗣɾtᥱ