Si chiama LyricJam, ed è un sistema in tempo reale che usa l’intelligenza artificiale (AI) per generare linee di testo per la musica strumentale dal vivo, è stato creato dai membri del Natural Language Processing Lab dell’Università.
Il laboratorio, guidato da Olga Vechtomova, ha fatto ricerche sulle applicazioni creative dell’IA per diversi anni. La Vechtomova è una professoressa di ingegneria di Waterloo con incarichi incrociati in informatica.
Il lavoro iniziale del laboratorio ha portato alla creazione di un sistema che impara le espressioni musicali degli artisti e genera testi nel loro stile.
Recentemente, Vechtomova, insieme agli studenti laureati di Waterloo Gaurav Sahu e Dhruv Kumar, ha sviluppato una tecnologia che si basa su vari aspetti della musica come le progressioni degli accordi, il tempo e la strumentazione per sintetizzare testi che riflettono l’umore e le emozioni espresse dalla musica dal vivo.
LyricJam: un aiuto agli artisti per motivare la creatività
Mentre un musicista o una band suona musica strumentale, il sistema riceve costantemente le clip audio grezze, che la rete neurale elabora per generare nuove linee di testo. Gli artisti possono poi usare le linee per comporre i testi delle loro canzoni.
“Lo scopo del sistema non è quello di scrivere una canzone per l’artista”; spiega Vechtomova. “Invece, vogliamo aiutare gli artisti a realizzare la propria creatività. Il sistema genera linee poetiche con nuove metafore ed espressioni, potenzialmente conducendo gli artisti in direzioni creative che non hanno esplorato prima“.
La rete neurale progettata dai ricercatori impara quali temi lirici, parole e dispositivi stilistici sono associati a diversi aspetti della musica catturati in ogni clip audio.
Per esempio, i ricercatori hanno osservato che i testi generati per la musica ambientale sono molto diversi da quelli per la musica in ritmo.
Il team di ricerca ha condotto uno studio sugli utenti, invitando i musicisti a suonare strumenti dal vivo mentre usavano il sistema
“Una scoperta inaspettata è stata che i partecipanti si sono sentiti incoraggiati dalle linee generate a improvvisare”; ha detto Vechtomova. “Per esempio, le linee hanno ispirato gli artisti a strutturare gli accordi in modo un po’ diverso. E a portare la loro improvvisazione in una nuova direzione rispetto a quella originariamente prevista. Alcuni musicisti hanno anche usato le linee per controllare se la loro improvvisazione aveva l’effetto emotivo desiderato“.
Un altro risultato dello studio ha evidenziato l’aspetto co-creativo dell’esperienza. I partecipanti hanno osservato che vedevano il sistema come un partner di jamming acritico e si sentivano incoraggiati a suonare i loro strumenti musicali anche se non stavano attivamente cercando di scrivere testi.
LyricJam è attivo da giugno di quest’anno e oltre 1.500 utenti in tutto il mondo lo hanno provato con esiti soddisfacenti.
La ricerca del team, che sarà presentata alla International Conference on Computations Creativity questo settembre, è stata pre-pubblicata su arXiv. I musicisti interessati a provare LyricJam possono accedervi sul sito ufficiale.