ROMA – L’utilità della rete unica è innegabile. Gli amministratori delegati di Sky Italia Maximo Ibarra, Vodafone Italia Aldo Bisio e Wind Tre Jeffrey Hedberg hanno incontrato congiuntamente i Ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli e l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo in una conference call.
Gli esponenti del Governo hanno illustrato le linee-guida del progetto di realizzazione di una rete unica per la banda ultra larga che garantisca un mercato competitivo, trasparente e neutrale. Gli amministratori delegati registrano con favore il clima costruttivo dell’incontro. I manager hanno molto apprezzato la disponibilità del Governo a condividere con tutti gli operatori, sin da questa fase iniziale, la definizione del progetto.
L’utilità della rete unica
L’incontro ha fornito ai manager l’occasione per esporre i loro punti di vista in merito alla indipendenza strategica e operativa della nuova società. Questa indipendenza è il fattore cruciale per uno sviluppo rapido e diffuso della rete a banda ultra larga. Una cosa fondamentale per la realizzazione di una piena digitalizzazione del Paese, portando ovunque la fibra fino alle sedi degli utilizzatori finali.
Gli accordi societari e di governance – per i quali sono stati confermati indipendenza e ruolo guida di Cdp – saranno cruciali per conseguire questo obiettivo. Così come i dettagli operativi nell’implementazione del progetto che includono i meccanismi di tariffazione, le pratiche commerciali e quelle di assistenza e servizio.
Intanto Marco Bussone, presidente dell’Uncem, ha affermato:
“Per comporre la ‘rete unica’ sono certo che Tim e Cdp, con AccessCo, partiranno da quanto Uncem ha più volte affermato e concentrato nel dossier ‘La Montagna in rete’. E cioé prenderanno atto che il divario digitale si vince se vediamo congiunti, insieme e non separati, i problemi relativi alle reti fisse, alla telefonia mobile, alla tv che non si vede. I dati che da dieci anni Uncem descrive rispetto al digital divide sono allarmanti. Ma gli investimenti delle imprese e dello Stato permetteranno di azzerare quei numeri che ad esempio oggi vedono 1.200 Comuni senza segnale per mandare messaggi o telefonare. E cinque milioni di italiani che hanno difficoltà a vedere i canali tv sul digitale terrestre”.