La prima fabbrica verde al mondo è italiana: Il 2021 continua ad essere un anno all’insegna del tricolore!
Dopo i vari successi nello sport, nella musica e nella gastronomia, l’Italia stabilisce un altro record mondiale: a Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, verrà inaugurata la prima fabbrica di ceramica alimentata a idrogeno verde. Gli attori principali di questa nuova opera sono Iris Ceramica Group e Snam che si sono accordati per implementare nuove tecnologie green nelle fabbriche di Iris.
Le prime preoccupazioni per la scarsità di energia e l’attenzione rivolta al patrimonio ambientale ci spingono sempre di più alla ricerca di nuove fonti di energia rinnovabile. A tal proposito, l’annuncio è avvenuto durante il recente evento mondiale organizzato da Bloomberg chiamato “The H2 Road to Net Zero”, evento istituito in vista della Pre-Cop 26.
Con l’intenzione di supportare la transizione energetica globale infatti, Snam e Irena hanno firmato un accordo di collaborazione in cui si impegnano a produrre e sviluppare idrogeno verde. Ciò aiuterà ad aumentare la disponibilità di energia drasticamente dato che si consuma sempre di più in ogni industria oggigiorno. Basti pensare che Internet, secondo una ricerca di GreenPeeace, consuma circa il 7% dell’energia elettrica mondiale.
La prima fabbrica verde al mondo è italiana come funziona?
All’interno della nuova fabbrica, l’utilizzo di una miscela di idrogeno verde, realizzato tramite energia solare e gas naturale, permetterà la fabbricazione di superfici in ceramica. In particolare, lo stabilimento sarà dotato di un impianto fotovoltaico di ultima generazione ( potenza di 2.5 MW). Poi un elettrolizzatore e un sistema di raccolta per l’idrogeno verde prodotto sul posto.
Andando più nello specifico, utilizzando una miscela di idrogeno rinnovabile e gas naturale, sarà possibile ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica; e quindi affidarsi unicamente a questo tipo di fonti di energia rinnovabile nel lungo periodo.
Come ha affermato lo stesso amministratore delegato di Snam Marco Alverà:
“Questa collaborazione, che si aggiunge alle iniziative che stiamo portando avanti in altri settori come l’acciaio, il vetro e i trasporti ferroviari, rappresenta un primo passo verso la produzione in futuro di ceramica a zero emissioni di CO2”.
La collaborazione tra queste due grandi realtà aziendali conta ormai quarant’anni. È grazie soprattutto ad uno spirito innovatore e attento alla sostenibilità ambientale che è stato possibile raggiungere quanto fatto finora. Uno dei settori di eccellenza dell’Italia, infatti è sicuramente quello della ceramica.
L’idrogeno verde: di cosa si tratta?
Se vogliamo dare una definizione tecnica, l’idrogeno verde non è altro che la variante green dell’idrogeno; realizzato ad impatto zero tramite l’elettrolisi dell’acqua alimentata a sua volta da energie rinnovabili.
L’idrogeno green può essere considerato a tutti gli effetti come il nuovo alleato per la decarbonizzazione. Infatti, solamente l’idrogeno prodotto grazie a fonti di energia rinnovabile è veramente in grado di accelerare la transizione energetica dove non si può usare l’energia elettrica.
Secondo gli esperti, inoltre, l’idrogeno green potrebbe soddisfare fino al 24% della domanda globale di energia entro il 2050!
Insieme a ciò, l’utilizzo di questo composto nel lungo termine sarebbe in grado di creare circa 5,4 milioni di posti di lavoro; oltre a ridurre di 560 milioni di tonnellate le emissioni di anidride carbonica.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/
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