Nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938 in Germania Hitler da un ordine preciso: lasciare libero sfogo alle manifestazioni. Segue un applauso scrosciante e tutti gli ufficiali del partito nazista si precipitano ai telefoni. È la notte dei cristalli!
La notte dei cristalli: un colpo mortale
Nella notte dei cristalli Hitler assesta un colpo mortale al patrimonio artistico mondiale! I nazisti sequestrano opere a famiglie ebree e musei dei paesi europei occupati dalla Wehrmacht e dalle WaffenSS. Ma non si limitano a questo! Diplomatici polacchi e nipponici, finlandesi e ungheresi trasmettono alle loro capitali rapporti agghiaccianti. I tedeschi arrivano di notte, violenti, rubano tutto! Tentano di violentare le donne e poi si portano via valori, preziosi, opere d’arte, assegni e liquido per migliaia e migliaia di marchi! E la plebaglia antisemita segue i militari nazisti. Sono bruciate o completamente distrutte almeno 1.406 sinagoghe e case di preghiera ebraiche. Distrutti i cimiteri, i luoghi di aggregazione della comunità ebraica, migliaia di negozi e di case private. Lo stesso saccheggio sistematico è compiuto nei musei polacchi, francesi, olandesi, belgi. Un crimine senza precedenti nella storia dei rapporti tra arte e guerra.
Il tesoro di Hitler
Il tesoro di Hitler o parte di esso è tornato alla luce a Monaco di Baviera. Nascosto e quasi dimenticato in una casa ricca ma polverosa e in rovina. Oltre millecinquecento quadri e altre opere d’arte, tra cui Pablo Picasso e Henri Matisse considerate arte degenerata dal Terzo Reich. Degenerata o no l’arte vale e Goering, Goebbels, Himmler e gli altri gerarchi nazisti lo sanno bene! Assetati di denaro e morbosamente affascinati dal valore dell’arte. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nel polveroso e mal ridotto appartamento di un ottantenne, quello che hanno trovato è stato sopra ogni altra ipotesi. Dimenticati tra armadi, sgabuzzini e stanze ripostiglio, ci sono appunto i millecinquecento capolavori. Le opere ora ritrovate hanno un valore di oltre un miliardo di euro.
Un mercante d’arte scaltro
L’inquilino dell’appartamento è colto in flagrante dalla dogana in treno mentre tenta di portare denaro in Svizzera. Il padre del proprietario a sua volta è un mercante d’arte eh ha acquistato il tesoro saccheggiato negli anni Trenta e Quaranta. Tuttavia non tutte le opere d’arte trafugate dai nazisti sono sottratte all’attenzione dell’opinione pubblica. Parecchie opere, ripartite in tutta la Germania si trovano in musei statali, collezioni private e perfino nell’ufficio della presidenza della Repubblica. Infatti un secretaire in legno di ciliegio trafugato da Hans Posse, uno dei massimi trafugatori di opere d’arte per conto di Hitler, è collocato nell’Ufficio della presidenza della Repubblica. Mentre nella Pinacoteca di Monaco di Baviera è conservato un patrimonio di gioielli e addirittura una cassa di diamanti che grondano sangue appartenuti a Goering. Tra questi figura un diadema di brillanti da 32 carati, fermacravatte di platino con smeraldi ed un anello di brillanti con ametista.
Il tesoro del lago Topliz
La leggenda dice che i nazisti hanno scaricato miliardi di dollari e oro rubato nelle acque del lago Toplitz in Austria. Un lago isolato situato nel cuore di una lussureggiante foresta delle Alpi. Negli anni ’40 i nazisti usano il lago come luogo di prova navale e le montagne come area di ritiro per ufficiali militari. Nel 1959 gli investigatori recuperano 700 milioni di banconote false che Hitler ha pianificato di utilizzare per sabotare l’economia britannica. Se l’oro è davvero sotto il Lago Toplitz, la logistica per trovarlo è difficile. Soprattutto considerando che è profondo 300 piedi con strati di tronchi a metà percorso. Infatti nel corso degli anni sono morti almeno cinque subacquei nel tentativo di trovare il tesoro leggendario. Ma quali altre inestimabili meraviglie trafugate devono essere scoperte? Una cosa è certa si tratta di un’inestimabile valore.