In realtà, la difficoltà a trovare lavoro è una nota dolente sin da molto tempo prima del coronavirus. In Italia, non a caso, il tasso di disoccupazione registrato a fine 2019 è rimasto stabile al 9,8% in base ai dati ISTAT.
Inoltre c’è da considerare che se a marzo il tasso di disoccupazione era in calo, essendo il disoccupato colui che si mette in cerca attiva del lavoro, con il decreto “Cura Italia”, il governo ha imposto un blocco dei licenziamenti fino a 5 mesi. In aggiunta al lockdown che, per quanto ovvio, ha limitato la ricerca del lavoro perchè le persone erano chiuse in casa. Tutto ciò dimostra solo che la disoccupazione ha subito soltanto un oscuramento.
La difficoltà a trovare lavoro ma anche a cercarlo
C’è chi ormai da mesi, da ben prima della crisi sanitaria, è alla ricerca di un nuovo lavoro. Altri, viste le incertezze crescenti in settori come quello ricettivo e della ristorazione, hanno deciso di iniziare a mandare le proprie autocandidature proprio in queste settimane.
E tante altre persone ancora, pur avendo un’occupazione, hanno scelto di mettersi alla ricerca di un nuovo posto; per avere nuovi stimoli, nuove sfide e nuove possibilità di carriera.
La situazione, però, non è delle più semplici; il lungo e inedito lockdown, accompagnato dai timori delle imprese, rendono la ricerca di un nuovo lavoro più difficoltosa. Ma non certo impossibile; tanto più che molte imprese continuano a cercare nuovi talenti da inserire nel proprio organico. Facendosi aiutare, soprattutto nel caso dei profili più qualificati, da esperti head hunter.
Adami & Associati
«Dopo un ovvio rallentamento tra metà marzo e inizio aprile» spiega Carola Adami, head hunter e CEO dell’agenzia di selezione del personale Adami & Associati «le nostre aziende clienti sono tornate a valutare l’inserimento di nuovi talenti a ritmi prossimi alla normalità. In queste ultime settimane, per esempio, abbiamo notato una decisa crescita delle richieste di profili informatici puri; nonché di altre figure altamente qualificate nell’ambito Finance ed Engineering. E se le imprese non hanno mai completamente smesso di ricercare dei profili strategici da inserire nei propri team, da metà aprile in poi c’è stato anche un importante aumento delle ricerche di lavoro da parte dei candidati» .
Chi si sta mettendo alla ricerca di un nuovo lavoro, dunque, deve affrontare un mercato del lavoro segnato da molte imprese desiderose di inserire nuove risorse; ma condito anche da un non trascurabile timore, e da un’elevata concorrenza.
Specialmente in questo momento i candidati dovrebbero quindi cercare di entrare nel radar dei cacciatori di teste. Ma come fare?
“Entrare in contatto con un head hunter non è certo impossibile; la principale via da seguire è quella di controllare le posizioni aperte sul portale di riferimento del cacciatore di teste”.
La difficoltà a trovare lavoro: i professionisti del settore
È però necessario rivolgersi a dei professionisti specializzati nel settore di interesse; partendo dal presupposto che le migliori agenzie di head hunting si occupano solamente di aree specifiche. Per poter offrire alle aziende e ai candidati il migliore dei servizi. Detto questo, è necessario presentarsi al meglio; rispondendo unicamente agli annunci in linea con la propria figura professionale. E curando attentamente il proprio network, nonché la propria immagine online.
In ogni modo è importante impegnarsi per costruire un rapporto costruttivo e di fiducia con il proprio head hunter di riferimento. Non si sa mai quando potrebbe arrivare l’offerta perfetta» conclude la Adami.