Si trova nel cuore del Limburgo la chiesa belga che sembra scomparire nel momento in cui il sole comincia a tramontare. Si chiama Reading Between the lines ed è opera del 2011 degli architetti sperimentali belgi Pieterjan Gijs e Arnout Van Vaerenbergh. È situata precisamente nel piccolo villaggio di Borgloon, su una radura con un’incredibile vista su un paesaggio lussureggiante. Un luogo poetico in cui la gente del posto a volte si riunisce la sera per guardare il tramonto. Ma cosa la rende così speciale? Forse quell’incredibile gioco di luci naturali che crea stupore in chi lo osserva, tuttavia c’è molto di più dietro questo progetto scopriamolo insieme.
Il messaggio dietro la chiesa belga trasparente
Quest’opera fa parte di un viaggio artistico che riunisce opere di una decina di artisti della regione di Borgloon. Rientra nell’iniziativa Z-OUT di Z33, uno studio di arte contemporanea con sede ad Hasselt, in Belgio. E prevede la realizzazione di diverse installazioni in varie località della regione fiamminga del Limburgo. Lo scopo principale del progetto è di mettere lo spettatore al centro dell’attenzione creando riflessione e interazione fisica. Su queste basi nasce l’idea di Pieterjan Gijs e Arnout Van Vaerenbergh nel creare quest’opera intitolata Reading Between the Lines, ossia leggere dietro le righe. Un messaggio legato all’attuale svuotamento delle chiese nell’area a causa del fatto che i belgi non si identificano con una religione specifica. Perciò gli architetti propongono il loro potenziale riutilizzo nel campo dell’arte ribaltando il concetto di chiesa tradizionale che si trasforma in oggetto artistico trasparente.
L’esperienza visiva della chiesa belga che si dissolve nella luce
La scultura è alta 10 metri ed è composta da 100 strati e 2000 colonne di acciaio cortin. L’opera riproduce esattamente le linee della chiesetta locale sullo sfondo, quella del villaggio di Looz. A seconda della prospettiva dello spettatore, la struttura architettonica è percepita come un edificio massiccio o sembra dissolversi come un miraggio. Guardando invece il paesaggio dall’interno della chiesa assistiamo ad un astratto gioco di linee che rimodella il paesaggio circostante. In questo modo, sia la chiesa che il panorama possono essere visti come parte dell’opera stessa uniti in una armoniosa comunione. Un’esperienza che incanta forse perché legata anche al contesto agricolo, dalla bellezza delle ombre e dai gradienti bronzei che rendono questo luogo magico.
by MDL