Kendall Jenner 818 Tequila: la supermodella statunitense, ha annunciato il suo nuovo marchio (finora top secret) di tequila, dopo che TikTok lo ha rivelato al mondo intero.
In realtà, quello che potrebbe sembrare chissà quale mistero, riguarda un prodotto che fino ad oggi, era stato consumato solo in casa Kardashian. In sostanza, una delle famiglie attualmente più note, ha bevuto di “nascosto” la tequila di Kendall Jenner per anni (ma ovviamente TikTok lo sapeva già).
Jenner ha presentato il suo marchio di tequila 818, il 16 febbraio con grande clamore su Instagram.
Anche l’astemia – e sorella maggiore – Kim, ha commentato che “non era una bevitrice” finché non ha provato 818, promuovendo “shot (bicchierino/i) di tequila tutto il giorno!”
Kendall ha dichiarato in un suo post, che la realizzazione della bevanda ha richiesto quasi quattro anni di lavoro; tra cui decine di test di gusto un po’ alla cieca e diversi andirivieni dalla distilleria. Dopotutto, sembra che la sua costanza sia stata ripagata: La tequila apparentemente ha già vinto “anonimamente” concorsi di degustazione con i suoi “aromi territoriali di pino e frutti gialli mescolati con vaniglia“. Questo secondo il brief 2020 Ultimate Spirits Challenge.
Ma questa non era una novità per l’utente TikTok Hannah Farrell, alias @hfazzz, che ha realizzato un video “virale” a gennaio teorizzando che la 818 fosse la nuova tequila della Jenner. Le sue prove? In aprile, Kylie Jenner ha postato una Instagram Story – con lei e la sua BFF Anastasia Karanikolaou (alias @stassiebaby) – mentre bevono “shot di tequila”.
Kendall Jenner 818 Tequila: molto di più
Sempre la Farrell poi, ha indicato un post di Instagram in cui Kendall appare con una bottiglia di tequila 818 seduta sullo sfondo. La TikToker più tardi, ha anche provato ad indovinare qual era il marchio di Kendall.
Ad ogni modo, nei giorni scorsi, il cerchio si è chiuso (così sembra); la Farrell ha, infatti, commentato il post della Kendall dove si annunciava il prodotto; la modella ha poi risposto: “Yes to you lady!!! (Sì a lei signora)”.
Tuttavia, quello che potrebbe essere un episodio autoconclusivo, ha ancora altre piccole curiosità da soddisfare. Quando si è diffusa la notizia che Kendall Jenner era l’autrice della nuova start-up tequila 818, almeno una parte della reazione è stata di forte sgomento. Gli utenti dei social media si sono affollati sul suo profilo Instagram per congratularsi con lei a turno. Com’è poi nello stile del social, non sono mancate domande “piccate” sul prodotto, come ad esempio qualcuno che chiedeva se si trattasse di vera tequila Messicana o solo uno “specchio per le allodole”! Critiche a parte, sono state fatte delle precisazioni.
Si tratta di vera Tequila? la risposta è si
Il Messico, come la Scozia, la Francia e l’Italia, ha regole molto severe sulla produzione e soprattutto sull’etichettatura dei suoi prodotti nazionali. Per essere chiamato “tequila“, il procedimento deve seguire certi parametri.
Tra questi il punto di origine, gli ingredienti grezzi e i metodi di distillazione. E chi se ne intende davvero sa che non è una cosa da sottovalutare!
La Tequila 818, è fatta da 100% agave blu in una distilleria di Jalisco, in Messico. Legalmente, dunque, questa è una tequila a tutti gli effetti. Inoltre, se la 818 fosse fatta altrove, la Jenner non potrebbe chiamarla tequila, e tanto meno iscriverla ai concorsi. Quest’aspetto, che a molti può sembrare irrilevante, per un concorso è fondamentale. Le regole sono severe e non ammettono intransigenze.
L’utente del social media che ha scritto che “la vera tequila viene dal Messico” dice una cosa corretta. Ciò nonostante questo non significa che la 818 non sia vera tequila.
In merito a: “Ma è un prodotto messicano?
Per ordine del governo messicano, ogni tequila porta un numero identificativo, o NOM, che risale alla distilleria che l’ha prodotta.
I grandi nomi come Patron e Don Julio hanno le loro distillerie; questo perché possono permettersi di costruirle e di avere del personale. La stragrande maggioranza delle marche di tequila sono piccole imprese e si rivolgono a distillerie a noleggio che sfornano qualsiasi miscela venga richiesta.
Cercando il NOM (o No. identificativo) di una marca, si può vedere non solo quale distilleria l’ha fatta, ma anche quali altri prodotti produce quella distilleria. L’818 è etichettato come NOM 1137, che si collega a La Cofradia, una distilleria privata che offre una gamma di stili di produzione e fermentazione tra cui la fermentazione all’aria aperta, serbatoi di acciaio e l’estrazione tahona. Offrono anche molteplici opzioni di invecchiamento, che vanno dal rovere francese e americano alle botti di cognac e bourbon. La Cofradia ha più di 60 marchi attualmente in produzione. Compresi piccole etichette come Adoro Tequila, Casa Noble e Cazul 100.
L’indignazione infondata
Diversi utenti si sono arrabbiati perché la Jenner ha semplicemente (sostengono) “provato” delle tequile finché non ne ha trovata una che le piaceva. Questo non è corretto.
Negli alcolici – come anche nei profumi – un cliente chiede a un distillatore (o a un produttore di vino) di fare una miscela nello stile di qualcosa che gli piace. Si potrebbe chiedere a un produttore di creare qualcosa che sia simile a Whispering Angel, per esempio.
Il cliente, successivamente, assaggerà i diversi campioni e darà delle “note” su ciò che gli piace. Un esempio si può fare su Post Malone (ricorda qualche appassionato), prima che lanciasse il suo vino rosato, Maison No. 9; lui e il suo team hanno passato giorni ad assaggiare varie miscele nella cantina che avrebbe poi prodotto il suo vino.
Ogni distillato passa attraverso molteplici degustazioni prima di essere imbottigliato; questo è parte del processo. Un doveroso passo che può essere fatto da un mastro distillatore; eppure, se il proprietario di un marchio può avere un input su ciò che vuole, questo è completamente sopra le righe e tipico.
Perché 818?
Dalle varie “voci” che circolano sui social media, “818” prende il nome da un prefisso della signora Jenner. Lei non menziona il significato del nome; né si fa riferimento alla pagina Instagram 818. Gli utenti dei social media sostengono che si tratta di una “cancellazione” della cultura messicana perché non porta in alcun modo il nome del Messico. Un controsenso però, sarebbe che i nomi dei marchi non siano legati al punto di origine.
Non è comunque la prima volta che americani famosi, lanciano un prodotto simile. Ad esempio George Clooney, Rande Gerbe e Mike Meldman hanno lanciato la tequila Casamigos nel 2013 ottenendo un successo del valore di 1 miliardo di dollari una volta venduto (2017) a Diageo.
In aggiunta, per chiudere le fila del discordo, non va dimenticato che varie società multinazionali, hanno anche partecipazioni in marchi di tequila. Come ad esempio il colosso francese LVMH che è in parte proprietario del marchio boutique Volcan de Mi Tierra; la società privata americana Bacardi possiede Tequila Cazadores, Corzo e Patron, mentre la multinazionale britannica Diageo possiede Don Julio.
Sono in tanti a considerare il prodotto della Kendall, un’abile strategia di marketing, prima per il lancio in forma anonima, che le è valso il titolo di Miglior Reposado del mondo 2020 dai World Tequila Awards. E poi per il lancio definitivo sul mercato che, sembra oramai destinato ad una crescita esponenziale.
Invito alla lettura: Cresce il Consorzio per la tutela del Roero.