Italia: record storico di temperatura più alta

Italia: record storico di temperatura più alta

Italia: record storico secondo gli scienziati che aggiungono:

è senza precedenti!

Che il caldo di questi giorni fosse esagerato, di certo non doveva dirlo la scienza, tuttavia – sostengono i ricercatori – il Bel Paese potrebbe aver appena registrato la temperatura più calda della storia europea. Questo almeno, secondo i rapporti preliminari dei meteorologi locali. E – forse opportunamente – il colpevole dell’ondata di calore è stato chiamato Lucifero. 

A Siracusa – bellissima città sulla costa Siciliana – le temperature, registrate mercoledì 11 agosto arrivano a 48,8°Celsiusdi (119,85 gradi Fahrenheit). Se la misurazione è confermata dall’Organizzazione meteorologica mondiale, batterà il precedente record europeo di 48°C registrato ad Atene nel 1977.

La misurazione arriva nel mezzo di una torrida ondata di calore che ha “arrostito” per bene, il Medditerraneo per più di una settimana; alimentando – purtroppo – devastanti incendi ovunque, che hanno distrutto case e rivendicato tristemente vite in Italia, Grecia, Algeria e Turchia.  

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia avrebbe dichirato a La Repubblica come il caldo da record di questi giorni, sarebbe preoccupante.  

“Siamo devastati dagli incendi. E il nostro ecosistema – uno dei più ricchi e preziosi d’Europa – è a rischio. Siamo in piena emergenza”. (Leggi L’articolo).

Italia: record storico, incendi e morti in diverse regioni 

Secondo le statistiche nazionali, i vigili del fuoco hanno affrontato 44.442 incendi dal 15 giugno. Un grande aumento rispetto ai 26.158 segnalati durante tutta la scorsa estate.

Il servizio di soccorso e antincendio italiano ha Twittato che i suoi vigili del fuoco hanno combattuto con più di 500 incendi in Sicilia e Calabria solo da mercoledì sera a giovedì mattina (12 agosto), utilizzando cinque aerei per spegnere le fiamme dall’alto.

Come se la situazione non fosse già tragica, ci sono almeno 5 decessi associati agli incendi nell’ultima settimana, in Italia meridionale; compreso un pastore di 77 anni che è stato trovato morto in Calabria. L’ipotesi è che l’uomo stesse fuggendo con il suo gregge dall’incendio in cerca un rifugio, ma non abbia fatto in tempo. 

Intanto sui social, le dichiarazioni delle istituzioni continuano. Spicca quella del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che su Facebook avrebbe scritto: “Un’altra vittima degli incendi. Stiamo perdendo la nostra storia, la nostra identità sta diventando cenere, la nostra anima sta bruciando”.

Secondo i meteorologi, l’ondata di calore nel sud Italia è causata da un anticiclone – una regione di alta pressione che fa affondare l’aria intrappolata al suo interno – che si è formato sul Nord Africa. L’anticiclone – come detto all’inizio – è stato soprannominato Lucifero dai media. Si prevede ora che questi continui a muoversi verso nord attraverso l’Italia, creando condizioni di pressione mentre avanza verso Roma.

 

Caldo e Incendi anche in Europa

Gli incendi hanno devastato altre parti dell’Europa meridionale e del Nord Africa questa settimana, distruggendo molti villaggi in Grecia e costringendo migliaia di persone ad evacuare. Il presidente dell’Algeria ha dichiarato un periodo di lutto di tre giorni in data 11 agosto, dopo che il bilancio delle vittime degli incendi boschivi è salito a 65.

Secondo le fonti, in Turchia, un incendio boschivo che si è avvicinato a una centrale elettrica a carbone sulla costa sud-occidentale; ha anche provocato un’evacuazione.

Lunedì (9 agosto), un rapporto storico del Comitato intergovernativo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (IPCC) ha emesso un severo avvertimento che la Terra dovrebbe raggiungere la soglia critica di 1,5 C (2,7 F) di riscaldamento a causa del cambiamento climatico entro i prossimi 20 anni.

Il rapporto, che il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha descritto come un “codice rosso per l’umanità“, avverte che onde di calore sempre più estreme, siccità e inondazioni diventeranno più comuni con il riscaldamento del pianeta.

I campanelli d’allarme sono assordanti e le prove sono inconfutabili: Le emissioni di gas serra provenienti dalla combustione di combustibili fossili e dalla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo miliardi di persone a rischio immediato“; ha commentato Guterres in una dichiarazione. “Se uniamo le forze ora, possiamo evitare la catastrofe climatica. Ma … non c’è tempo per i ritardi e non c’è spazio per le scuse”.