Io sono Nannarella, il mito della Magnani

Io sono Nannarella, il mito della Magnani

Roma 26 settembre: “Io sono Nannarella”, il mito della Magnani in una storia (anche) di stalking

Alla vigilia del 50esimo anniversario dalla scomparsa della grande Anna Magnani, il nuovo romanzo dell’autrice romana Carla Cucchiarelli si rifà al mito della diva del cinema italiano per raccontare una storia di violenza di genere. Presentazione a Roma il 26 settembre al “Pigiama Party letterario” in programma dalle 20 alle 22 presso libreria Le Torri, Galleria del Centro Commerciale Le Torri.


Carla Cucchiarelli

In un nosocomio fiorentino il ricovero d’urgenza di una donna di circa quarant’anni crea scompiglio e genera un alone di mistero. Quando si risveglia dal coma, la donna, che non ha con sé né documenti né cellulare e della quale nessuno ha denunciato la scomparsa, afferma di essere Anna Magnani. 

In ospedale si favoleggia che sia la reincarnazione della diva del cinema scomparsa cinquant’anni fa, per la marcata somiglianza e la dettagliata conoscenza della vita di “Nannarella”. Da qui il titolo del nuovo romanzo giallo di Carla Cucchiarelli “Io sono Nannarella – Intrigo a Firenze”, Viola Editrice.


Io sono Nannarella


Libri: “Io sono Nannarella-Intrigo a Firenze”, una storia fantasiosa che nasconde una terribile verità

La verità arriverà dura e commovente, grazie all’impegno e all’empatia di medici e infermieri che sveleranno una storia di violenza di genere. Una delle tante vicende tragiche portate alla ribalta dalle cronache quotidiane del nostro Paese. “Nannarella” è una chef romana vittima di stalking da parte dell’ex marito che non si è mai rassegnato. Una donna che ormai non si fida più di nessuno, nemmeno delle forze dell’ordine cui ha tentato di rivolgersi senza ricevere alcun sostegno. Così decide di fuggire, nascondendosi a Firenze, sotto falsa identità. Ma un avvenimento, nella ricerca della sua libertà, la porterà in fin di vita. Ecco, dunque, che l’invenzione di una falsa identità, al risveglio dal coma, è un escamotage per salvarsi. 

La dedica iniziale del libro è insieme un messaggio struggente e un triste richiamo alla realtà: “A tutte le donne che non ce l’hanno fatta”. Ispirandosi alla poetica di Aristotele, l’autrice ha suddiviso la struttura narrativa del romanzo in tre parti: la prima e la terza in terza persona onniscente, la parte centrale (quasi un romanzo nel romanzo) in prima persona, direttamente dalla voce dalla protagonista.

Cucchiarelli è una giornalista e scrittrice romana impegnata sulle tematiche sociali e i diritti delle donne. Tra le sue pubblicazioni precedenti, “Il Telefono Rosa – Una storia lunga trent’anni” (Castelvecchi, 2019) e “Così parlò la Gioconda” (Iacobelli editore, 2019) da cui è stato tratto anche lo spettacolo teatrale “Monna Lisa Unplugged”.

La copertina del libro raffigura un dipinto dell’artista Pier Toffoletti.


locandina evento 26 settembre

Ufficio Stampa

Mediamover

Paola Piovesana
giornalista OdG Lombardia