SPAZIO: l’inclinazione di Saturno potrebbe essere causata dai suoi satelliti? secondo un team di scienziati, l’ipotesi più probabile è da vedersi dietro questa teoria; e lo dimostrano tramite uno studio sull’influenza che questi hanno sull’inclinazione dell’asse di rotazione del gigante gassoso. Il loro lavoro prevede anche che l’obliquità aumenterà ulteriormente nei prossimi miliardi di anni.
Due scienziati del CNRS e dell’Università della Sorbona che lavorano all’Istituto di Meccanica Celeste e Calcolo delle Effemeridi (Osservatorio di Parigi — PSL/CNRS) hanno appena dimostrato che l’influenza dei satelliti di Saturno può spiegare l’inclinazione dell’asse di rotazione del gigante gassoso. Il loro lavoro, pubblicato il 18 gennaio 2021 sulla rivista Nature Astronomy, prevede anche che l’inclinazione aumenterà ulteriormente nei prossimi miliardi di anni.
Un po’ come Davide contro Golia, sembra che l’inclinazione di Saturno possa essere in realtà causata dalle sue lune. Questa è la conclusione di un recente lavoro condotto da scienziati del CNRS, dell’Università della Sorbona e dell’Università di Pisa, che dimostra che l’attuale inclinazione dell’asse di rotazione di Saturno è causata dalla migrazione dei suoi satelliti, e soprattutto da quella della sua luna più grande, Titano.
Osservazioni recenti hanno dimostrato che Titano e le altre lune, si stanno gradualmente allontanando da Saturno molto più velocemente di quanto gli astronomi avessero precedentemente stimato. Incorporando questo aumento del tasso di migrazione nei loro calcoli, i ricercatori hanno concluso che questo processo influenza l’inclinazione dell’asse di rotazione di Saturno; ovvero: man mano che i suoi satelliti si allontanano, il pianeta si inclina sempre di più.
Inclinazione di Saturno: la ricerca del CNRS
Si pensa che l’evento determinante che ha inclinato Saturno sia avvenuto in tempi relativamente recenti. Per oltre tre miliardi di anni dopo la sua formazione, l’asse di rotazione di Saturno è rimasto solo leggermente inclinato. Fu solo circa un miliardo di anni fa che il graduale movimento dei suoi satelliti innescò un fenomeno di risonanza che continua ancora oggi: L’asse di Saturno ha interagito con il percorso del pianeta Nettuno e si è gradualmente inclinato fino a raggiungere l’inclinazione di 27° osservata oggi.
Questi risultati mettono in discussione gli scenari precedenti. Gli astronomi erano già d’accordo sull’esistenza di questa risonanza. Tuttavia, credevano che si fosse verificata molto presto, più di quattro miliardi di anni fa, a causa di un cambiamento dell’orbita di Nettuno. Da quel momento, si pensava che l’asse di Saturno fosse stabile. In realtà, l’asse di Saturno è ancora inclinato, e quello che vediamo oggi è solo una fase transitoria di questo spostamento. Nei prossimi miliardi di anni, l’inclinazione dell’asse di Saturno potrebbe più che raddoppiare.
Il team di ricerca aveva già raggiunto conclusioni simili sul pianeta Giove, che dovrebbe subire un’inclinazione comparabile a causa della migrazione delle sue quattro lune principali; e della risonanza con l’orbita di Urano: nei prossimi cinque miliardi di anni, l’inclinazione dell’asse di Giove potrebbe passare da 3° a più di 30°.