CAMPOBASSO – In Molise nasce un progetto per promuovere la produzione di birra artigianale. Il suo nome è ‘Training in the Production and Marketing of Organic and Craft Beer’ (Taproom). Esattamente. Si chiama proprio così l’iniziativa cofinanziata dal Programma Erasmus+ dell’Unione europea, che vede il Gal ‘Molise verso il 2000’ collaborare con quattro organizzazioni partner.
Esse sono: ‘Malta business foundation’ (Malta), ‘Out of the box international’ (Belgio), ‘Ava Creations Foundation’ (Bulgaria) e Camera di Commercio Italo-Tedesca (Germania). Il progetto nasce con l’obiettivo di incentivare la formazione informale nel settore della produzione della birra biologica e artigianale, rivolgendosi in particolare a quanti sono interessati ad investire in questo settore. Molto interessante. Decisamente. Tra l’altro, già l’Abruzzo aveva pensato a qualcosa del genere.
In Molise un progetto per promuovere la produzione di birra artigianale
Il Gal ‘Molise verso il 2000’ sta collaborando con alcuni birrifici artigianali del territorio molisano, tra cui ‘4 Queens Brewery’ di Oratino (Campobasso), ‘Fucina Birrificio Artigianale’ di Pescolanciano (Isernia), ‘Hops Up’ di Campobasso, ‘Cantaloop birrificio minimo’ di Cantalupo nel Sannio (Isernia) e ‘Birra del Contado’ di Cercemaggiore (Campobasso). L’obiettivo è quello di conoscere lo stato dell’arte sulla diffusione della birrificazione biologica e artigianale in Molise. D’altronde, come evidenziato anche da Justin Hawke del birrificio Drink Moor Beer in occasione del primo Webeernar organizzato con Ales & Co., un grande birrificio deve sempre portare avanti la sua idea di birra senza permettere alle mode, al mercato e alla continua voglia di novità del pubblico di intaccarla o indebolirla.
Insomma, mai farsi condizionare. La qualità e il proprio credo vanno costantemente al primo posto. A partire dal malto. “Attraverso la creazione di una rete e lo scambio di buone pratiche – spiegano dal Gal ‘Molise verso il 2000’ – i birrifici molisani potrebbero promuovere la produzione locale e incoraggiare i consumatori a scegliere consapevolmente le birre artigianali del territorio piuttosto che i prodotti standardizzati delle grandi marche”. Posizione altamente condivisibile.