MILANO – Il nuovo singolo di Marco Mengoni (foto di Alvaro Beamud Cortes) si chiama “Ma stasera” e sarà disponibile ovunque dal 18 giugno; segna il suo ritorno a due anni dal suo ultimo progetto discografico. Il brano è un’immersione nelle sonorità della disco-funk e dell’elettronica degli anni 80 rielaborate per renderle contemporanee e portarle alla modernità dei giorni nostri.
Il testo, scritto dallo stesso Marco con Davide Petrella (Musica di F. Catitti/F. Abbate/D. Petrella), è la fotografia di un rapporto umano vero, complicato, ricco di contraddizioni. I versi si susseguono come in contrapposizione l’uno con l’altro per raccontare questa complessità. “Ma stasera” è anche un invito a concentrarsi sull’attimo che sta per arrivare, un invito a dare il giusto peso e valore ad ogni momento di questa socialità che sta tornando, a riflettere sulla ripartenza dopo un periodo complicato, ripartenza che inizia proprio da “questa sera” e che ci proietta in un futuro nuovo.
Il nuovo singolo di Marco Mengoni è “Ma stasera”
Per la produzione di “Ma stasera” (Epic Records Italy / Sony Music Italy), Mengoni ha scelto di collaborare con Tino Piontek (in arte Purple Disco Machine), il dj/producer multiplatino che ha scalato le classifiche con la Hit “Hypnotized” (3X Platino), #1 della classifica Earone dei brani più ascoltati in radio e singolo internazionale più venduto in Italia (FIMI/Gfk), nel 2020. Il produttore originario di Dresda, in carriera ha collaborato con superstar del calibro di Dua Lipa e Lady Gaga e questa è la prima volta che produce un pezzo di un artista italiano.
Il dialogo tra Marco Mengoni e Tino Piontek ha portato ad un originale lavoro di “contaminazione”. Si è partiti dal recupero di sonorità appartenenti alla nostra storia musicale, quell’italo disco degli anni ’80 che ha fatto la storia del genere dance, per approdare nell’attualità del suono del 2021. Il risultato è un pezzo funk, un incontro tra digitale e analogico, “sintetico” e “suonato” insieme, in grado di unire drum machine, basso synth e batteria elettronica con archi, piano e chitarre suonate. Ed è proprio partendo da questo brano, che è anche libertà, voglia di muoversi e desiderio di riprendersi i propri spazi nel futuro che ci attende, che Marco ha annunciato i suoi primi live negli stadi per l’estate 2022.