Nei giorni scorsi, è avvenuta la pubblicazione de “Il Manifesto dell’Architetto Contemporaneo“.
Il progetto, con la volontà di trasmettere quella che è la passione e la professionalità degli Architetti che i divulgatori hanno avuto il piacere di incontrare fino ad oggi.
Tra le figure di maggior rilievo, troviamo l‘Architetto David Ulivagnoli, da sempre a stretto contatto con i giovani e soprattutto risaltando la sua figura come e osservatore e collaboratore; relazionandosi in maniera impeccabile con il suo mondo.
L’animosità coinvolgente di David Ulivagnoli, fa spiccare la passione per il suo lavoro, che gli permette di vivere a pieno la sua quotidianità nella professione che ha scelto di svolgere.
Tutto questo potrebbe sembrare semplice ma non lo è. Infatti, l’Architetto è un lavoro che prevede una costanza ed una volontà continua. Eppure, grazie alla sua preparazione e alla grande professionalità la figura di quest’Architetto riesce a trasmettere sia l’amore per l’impegno e l’attenzione; sia per l’architettura. Il tutto con naturalezza e grande semplicità.
Il Manifesto dell’Architetto Contemporaneo: ispirato a David Ulivagnoli
Chi lo conosce bene, sa che prima di tutto Ulivagnoli considera fondamentale la volontà di formare, con costanza, l’Uomo prima dell’Architetto Poliedrico, intellettuale, cosmopolita montanino, progettista eclettico. Colui che si dedica con cura, professionalità e attenzione a qualsiasi progetto; da quelli di grandi opere internazionali alla più piccola delle ristrutturazioni. Questo è il lavoro di costruzione più grande e tenace che possa esistere.
Sono molti, e da tante parti d’Italia, i giovani che negli anni si sono rivolti a David Ulivagnoli per un periodo di formazione, per superare un esame, per affrontare un concorso o per avere un supporto per la Tesi.
E lui, senza mai chiedere niente, li ha aiutati e seguiti con grande impegno e disponibilità, fermo nella convinzione che ripete costantemente:
”Perché non sono lezioni, ma veri e propri scambi di opinione, sono continue opportunità di confronto. È solo così che si può crescere”.
Riesce facilmente a coinvolgere, con spiegazioni che abbracciano i suoi mille interessi; può spiegare una scelta progettuale così come potrebbe parlare di un vino durante una degustazione. Oppure lo possiamo sentire parlare dello sviluppo di un disegno come se stesse affrontando la composizione di uno dei suoi brani.
Crede nel lavoro di squadra, nel Team, e per questo è solito offrire possibilità di collaborazione ai molti che si sono affacciati alle porte del suo Studio per chiedere un supporto.
Si veste in maniera ricercata e complessa e, all’opposto di come risulta essere, dopo i primi 5 minuti di chiacchierata: semplice e coinvolgente.
Impegnato continuamente anche con lo studio e con contenuti tra i più diversi; poi il crescente impegno, i ruoli pubblici ricoperti, Ulivagnoli ha sempre spontaneamente mantenuto inalterato il suo spiccato spirito di osservazione, basato sull’auto-critica e la grande modestia.
L’Architetto David Ulivagnoli, un modello da seguire
Proprio per questo si è distinto per la realizzazione d’importanti progetti, ristrutturazioni e riqualificazioni di abitazioni di pregio.
Si è sempre messo in gioco come mentore per trasmettere alle future generazioni di architetti, designers, paesaggisti, geometri, progettisti in genere e altri professionisti del mondo della comunicazione, il meraviglioso mondo fatto di colori ed emozioni con i quali interpreta la sua professione, riuscendo al contempo ad offrire una opportunità.
L’architetto Ulivagnoli arricchisce di tutto il know how che deriva dalla sua costante ricerca e condivisione, dei fantastici progetti nazionali ed internazionali, le future generazioni, trasmettendo il valore di una professione e di una tradizione che affonda le proprie radici in una profonda conoscenza di esperienze, tecniche già consolidate e sperimentazione, conservando una dimensione artistica ed artigianale, portate avanti con l’afflato della persona perbene.
Alcuni suoi modi di dire, per comprendere la genesi del Manifesto dell’Architetto Contemporaneo:
“Prima di tutto: Rispetto”, “Prima di agire si deve ascoltare, osservare, aver studiato, condividere e poi agire”; “Bisogna sempre iniziare a fare qualcosa di buono nel mentre si fa tutto il resto al meglio”; “Da cosa nasce cosa”; “Vengo dalla Montagna… “; “Oté”.
È così, con la grande semplicità con cui si dovrebbero trasmettere le cose più complesse, alcuni dei suoi compagni di viaggio, anche pensando a lui, gli estensori hanno creato “Il Manifesto dell’Architetto Contemporaneo”, dedicandolo allo stesso Ulivagnoli.
Manifesto dell’Architetto Contemporaneo, A.D. 2020
Puoi essere Architetto se ogni giorno ti sforzi di essere Uomo.
Rispetto
Rispetto della Bellezza, dell’Armonia, dell’Essenza dell’Essere Umano, di noi stessi!
Ascolto
Ascolto come strumento imprescindibile del lavoro, della formazione, della comunicazione.
III. Interesse
Interesse verso tutto ciò che ci circonda, verso gli altri con cura e discrezione
Ricerca
Ricerca costante attraverso il pensiero esplorativo, l’auto critica, l’osservazione, lo studio, l’impostazione dell’azione
Trasmissione
Trasmissione dei Valori, anche dell’Architettura intesa come tradizione professionale dalle radici profonde di conoscenza ed esperienza
Condivisione
Condivisione della Vision degli intenti, dei progetti, fortificando costantemente il lavoro in Team
VII. Passione
Passione da alimentare costantemente, rendendo sempre più eclettiche poliedriche le arti da offrire
VIII. Dedizione
Dedizione allo studio e all’approfondimento puntuale e preciso, alla esposizione
Professionalità e Preparazione
Professionalità e Preparazione per mettersi sempre in gioco in prima persona
Creatività didattica
Creatività nel trasmettere il proprio know how in modo coinvolgente e persuasivo
Sostegno
Sostegno intellettuale, professionale e formazione verso i giovani
XII. Sogno
Sognare sempre di poter superare i propri limiti con la forza delle proprie Origini
XIII. Umiltà
Umiltà nel riconoscere i propri limiti e soprattutto nel trasmettere le proprie conoscenze
XIV. Dinamismo
Dinamismo nell’ affrontare ogni nuova sfida, ogni nuovo progetto, ogni Sogno da cercare di realizzare
Cappello e Pochette
Sapersi distinguere con Stile in ogni circostanza
FIRME
Il presente Manifesto è completato in data 9 luglio 2020, sottoscritto in ordine alfabetico, da:
Clio Cinotti, Montagna P.se (PT), 1995, Laureanda in Comunicazione
Carlotta Cavestri, Cittiglio (VA), 1999, Studentessa universitaria
Sara Gepponi, Prato (PO), 1989, Geometra
Elena Maccioni, Pescia (PT), 1990, Dottoressa in Architettura del paesaggio
Cristina Magnante, Terracina (LT), 1989, Architetto Paesaggista
Mirco Merendoni, Milano (MI), 1987, Architetto
Giulia Michelozzi, Montagna P.se (PT), 1989, Dottoressa in Architettura del paesaggio
Denise Milani, Camposanpiero (PD), 1990, Architetto Paesaggista
Stefano Nesti, Montagna P.se (PT), 1989, Geometra
Valeria Piconi, Roma (RM), 1989, Architetto Paesaggista
Piero Scarsella, Bagno a Ripoli (FI), 1992, Designer laureato
Irene Spinicci, Montagna P.se (FI),1987, Geometra
Pierpaolo Trimarchi, nato a Pisa (PI), 2000, Studente universitario.