ROMA – Il M5S difende Lucia Azzolina. I pentastellati, infatti, vanno all’attacco della Lega che ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti della ministra dell’istruzione. Ora più che mai, con la riapertura delle scuole ormai imminente, è importante fare quadrato all’interno della maggioranza, e il Movimento 5 Stelle lo sa bene.
“Dalla Lega – scrivono in una nota i componenti M5S della commissione Istruzione del Senato – ennesimo autogol: la mozione di sfiducia è il messaggio più chiaro e inequivocabile di quanto abbia collaborato al rientro a scuola: zero. Tanta propaganda sì, molte bugie anche, tutto sulla pelle degli studenti (e delle loro famiglie). In cerca di un like o di un voto in più”.
Il M5S difende Lucia Azzolina
Il Movimento 5 Stelle, poi, aggiunge quanto segue:
“Già complice dei tagli devastanti che hanno scambiato la scuola per un bancomat, la Lega dimostra il suo essere contro il buon andamento delle istituzioni, competente solo nelle marchette come quella che il suo responsabile scuola Pittoni aveva tentato di far passare per favorire le attività private dei docenti universitari e che noi abbiamo bloccato”.
In questi ultimi tempi le polemiche contro il governo sono all’ordine del giorno per quanto riguarda l’organizzazione delle lezioni nella fase post-lockdown. L’altro ieri si è tenuta una conferenza stampa per fare il punto della situazione, ma le critiche da parte dell’opposizione non sembrano placarsi. Intanto la ministra Azzolina ha precisato:
“Ho letto diverse corbellerie in queste settimane. Un dibattito quasi surreale sui banchi. Cifre date a caso, anche rispetto ai costi. Ho letto che il Governo sta sprecando denaro sulla scuola. Credo che ogni singolo euro speso per la scuola non sia perduto ma costituisca, invece, un investimento. Un investimento per il futuro dell’Italia”.
E ancora:
“Gli istituti hanno chiesto 2,4 milioni di banchi. Oltre 750mila sono per la scuola primaria, dunque, banchi di tipo tradizionale, “più adatti per i piccoli. Mentre 1,7 milioni sono stati i banchi richiesti per le secondarie di cui oltre uno su quattro di tipo innovativo”.