Cos’è un desiderio? Forse è quel misterioso moto dell’anima che alimenta l’amore, irragionevole e cieco, senza età, è lui il vero protagonista di questo libro. Desiderio, il romanzo di Giorgio Montefoschi, si apre su un incantevole vista dei Colli Albani come una pellicola cinematografica dal sapore antico. E ci invita ad entrare nella storia per conoscere il ricordo di un sogno indelebile.
Una passione invincibile narrata da Giorgio Montefoschi
È il primo maggio del 1962 e siamo accolti nella casa di campagna della famiglia Ceriani, un casale che sorge sull’Ardeatina. In una Roma quasi deserta, Matteo si innamora di Livia, che, assieme al fratello Marco, fa parte del suo gruppo di amici. Matteo è in balia del più totale turbamento amoroso, mentre Livia, enigmatica e sfuggente, sceglie di andare a studiare a Londra. Il ragazzo cade nello sconforto perché:
“Avrebbe voluto dirle che l’amava, non aveva smesso neppure un giorno d’amarla, era stato il suo unico amore”!
Vent’anni dopo Matteo è un giornalista affermato, ha sposato Anna e ha avuto due figli. Ma la sua vita viene turbata da un improvviso, brusco, ritorno del passato: incontra per caso Livia. Nel rivederla in Matteo si riaccende di prepotenza quel desiderio mai spento ed è pronto a mettere in discussione tutto per inseguire la donna.
Un sentimento che arde in eterno
Tuttavia Livia pur concedendosi resta inaccessibile, indecifrabile ed apre uno scenario fatto di gelosia, in cui serpeggia il senso del sospetto e dell’incomprensione. Tra lei e Matteo si crea un filo di dipendenze e ritorni che si interrompe e riprende senza fine. La narrazione scorre veloce e l’autore ci fa partecipi di una storia in divenire, ci rende spettatori dei discorsi fatti dai due amanti. Nelle ultime pagine Montefoschi ci sorprende con un colpo di scena, chiudendo la nostra lettura con toni intensi e nostalgici. In conclusione Desiderio è una prova letteraria, che è anche tra i finalisti del Premi Flaiano di Narrativa 2020, assolutamente consigliata.