Gerald Scarfe è probabilmente uno dei fumettisti e illustratori più celebri e distintivi della Gran Bretagna. È particolarmente popolare per aver creato le immagini e le animazioni iconiche che hanno accompagnato i dischi e gli spettacoli dei Pink Floyd. Le sue opere inconfondibili, intrise di un umorismo sagace, sono così surreali che potrebbero far pensare anche a un incubo. Da dove ha origine tanta creatività? Possiamo trovare una risposta percorrendo la vita di questo artista che nasce a St John’s Wood, Londra, il 1 giugno 1936.
La formazione di Gerald Scarfe
Sin da bambino Gerald Scarfe soffre di una grave forma asmatica che lo costringe spesso a letto. La malattia lo allontana dagli altri ragazzi, allora per riempire le giornate disegna. Una pratica che diventa un modo per mettere l’immaginazione su carta ed esorcizzare le paure che lo turbano. All’età di 14 anni si trasferisce a Hampstead a nord di Londra, e frequenta la Saint Martin’s School of Art a Holborn. Successivamente passa dal London College of Printing all’East Ham Technical College e mentre studia inizia a lavorare nella bottega di cartellonistica dello zio. Una professione, quella pubblicitaria che tuttavia non lo appaga. Passa a collaborare con la rivista satirica Private Eye che pubblica le sue prime caricature tra gli anni Sessanta e Settanta. Tratto distintivo delle sue vignette è la satira sociale che assume contemporaneamente i contorni di una visione lucida e folle.
I primi lavori
Una delle caratteristiche delle sue caricature è deformare il corpo umano asciugarlo, allungare i volti, conservandone la personalità. A partire dal 1960 Scarfe produce illustrazioni per Punch, The Evening Standard e The Daily Sketch. Sono anni di continua evoluzione creativa ed il lavoro giornalistico ed editoriale per Scarfe è il trampolino di lancio per una produzione diversificata. Realizza i reportage per il Sunday Times durante la guerra in Vietnam e durante i Troubles nell’Irlanda del Nord. A metà degli anni ‘60 accetta anche un lavoro al Daily Mail, e trova tempo di dedicarsi alle animazioni. Crea il suo primo film A Long Drawn Out Trip mandato in onda dalla BBC nel 1974. Una serie di animazioni che vedono protagonista Topolino trasformato in un drogato. Scene che colpiscono i Pink Floyd a tal punto da chiamare Scarfe a collaborare con loro lo stesso anno.
L’incontro con i Pink Floyd
L’illustratore contribuisce a diversi tour dei Pink Floyd nel Regno Unito e negli Stati Uniti nel 1974 e nel 1977 a In The Flesh. Passa alla storia per i disegni che illustrano l’LP del 1979 The Wall oltre alle animazioni per i successivi concerti. I disegni e lo stile grafico di Scarfe sono l’esatto complemento dei testi dell’album, e riproducono esattamente il pensiero di Roger Waters. Il muro è simbolo di isolamento, desiderato e temuto, alzato per proteggersi da una società esigente ed invasiva. Sono forti le sfumature sociologiche e psicologiche che pervadono l’intera produzione grafica. In questo mondo immaginario vivono decine di personaggi inquietanti, dalla madre che chiude il protagonista Pink all’interno del primo muro. Per concludere con gli insegnanti che inseriscono i bambini nel tritacarne, i martelli aggressivi, i fiori carnivori, il riflesso, forse, di una società attuale.
by M. D. L.