Esiste la vita dopo la morte? Gli spiriti sono forse in grado di comunicare con il nostro mondo? Sembra proprio di sì perché alcuni di noi, in uno stato anomalo, hanno varcato, o creduto di varcare la soglia dell’aldilà. Hanno trovato pace o dolore, luce o buio, ecco perché esistono misteri inspiegabili come quello di Francis Leavy. Infatti la presenza delle anime dei defunti nella nostra vita a volte si manifesta in modo esplicito con impronte di fuoco sugli oggetti che toccano.
Il presagio mortale di Francis Leavy
È il 18 aprile 1924, Chicago è immersa nella notte ed un passante nota fumo provenire da Curran Hall, edificio a South Blue Island Avenue. Un uomo corre verso la cassetta dell’allarme antincendio e tira la leva, risponde al segnale la Engine Company # 107. Il pompiere Francis Leavy è alle prese con la pulizia di una finestra, si ferma subito per correre fuori con il resto della compagnia. Cinque squadre convergono sul luogo dell’incendio, le fiammate sembrano poche ma all’improvviso, una delle pareti esterne inizia a deformarsi. Subito dopo con un terribile fragore crolla intrappolando 8 pompieri che stanno mettendo l’area in sicurezza. Anche la luce salta nel complesso e nel buio claustrofobico la morte prende il sopravvento ed è la fine per tutti. Successivamente si scopre che l’incendio è doloso, i proprietari degli edifici sono processati e condannati per il crimine.
Un marchio indelebile
Il giorno dopo il tragico episodio, uno degli uomini della Engine Company # 107 fa una scoperta inspiegabile. Nel mezzo della finestra che Leavy ha lavato c’è una mano misteriosa, prova a strofinarlo, ma l’impronta digitale resta. Da quel momento in poi, così dice la storia, ogni pompiere assegnato a questa caserma ha tentato di rimuoverla. Acqua, sapone, ammoniaca e acido, lo hanno raschiato con delle lame di rasoio ma niente ha funzionato. Al contrario la mano diventa ancor più chiara e definita e si notano addirittura le impronte delle dita. All’improvviso tutti ricordano un episodio accaduto giorni prima dell’incendio, quello è il vetro su cui Francis si è appoggiato a causa di un malore. Probabilmente è un messaggio lasciato dal suo spirito e la finestra da quel momento non viene più toccata almeno per due decenni attirando turisti e curiosi.
Corrispondenza perfetta
L’impronta digitale di Leavy è stata ritrovata nei registri del personale e confrontata con quella sull’infisso, e si sono abbinate perfettamente. La fine del racconto è improvvisa, il 18 aprile 1944 un ragazzino che consegna giornali centra la vetrata e la rompe accidentalmente. Non si ferma però la leggenda che diventa popolare nella città di Chicago, e questo fenomeno paranormale resta tutt’ora misterioso. Il distintivo di Francis Leavy è ancora appeso all’interno dell’accademia dei vigili del fuoco e il suo nome è citato nel Chicago fireman’s memorial. Esiste una foto a comprova della realtà di questo fatto che a tratti ricorda i controversi Volti di Belmez in Spagna. Questi enigmi aprono l’abisso verso cose che vanno ben oltre i limiti della mente e forse è vero che nessuno muore mai completamente.