Fiume Nilo, Egitto: Quel ramo antico scomparso da tempo
Quando gli antichi Egizi costruirono le piramidi di Giza, circa 4.500 anni fa, il fiume Nilo aveva una diramazione (braccio) – ormai scomparso da tempo – con alti livelli d’acqua che aiutavano gli operai a trasportare i materiali verso il sito di fabbricazione.
“La scoperta si basa su precedenti ritrovamenti archeologici e storici secondo i quali il Nilo aveva un braccio in più che scorreva vicino alle piramidi. Ma ora, analizzando antichi campioni di polline prelevati da carotaggi di terra, è chiaro che “i precedenti paesaggi acquatici e i livelli più elevati dei fiumi” hanno dato ai costruttori della piramide di Giza un vantaggio”. Scrive un team di ricercatori in un articolo, pubblicato il 29 agosto sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
La ricerca fa luce sul modo in cui le piramidi – tombe reali dei faraoni Khufu, Khafre e Menkaure – raggiunsero altezze monumentali. La loro imponente statura è stata raggiunta, in gran parte, grazie all’ormai defunto ramo di Khufu del Nilo, che “rimase a un livello d’acqua elevato durante i regni di Khufu, Khafre e Menkaure, facilitando il trasporto di materiali da costruzione al complesso delle piramidi di Giza”. Continua il team su PNAS .
Un braccio scomparso dal fiume Nilo in Egitto, aiutava le antiche popolazioni a trasportare i materiali delle piramidi
I ricercatori sanno da decenni che nell’antichità il ramo di Khufu, ormai scomparso da tempo, si estendeva fino all’altopiano di Giza, ma il nuovo progetto mira a scoprire esattamente come sono cambiati i livelli dell’acqua negli ultimi 8.000 anni.
Per ricostruire il passato del Nilo, nel maggio 2019 il team ha effettuato cinque carotaggi nella pianura alluvionale di Giza. I ricercatori hanno misurato la quantità di polline trovata in diverse parti dei campioni per determinare come i livelli di polline siano cambiati nel tempo.
“I periodi in cui l’acqua era abbondante avrebbero dovuto avere più polline rispetto ai periodi di aridità”, scrivono gli autori dello studio.
L’analisi dei pollini ha rivelato che all’epoca in cui gli antichi Egizi costruirono le piramidi di Giza, l’acqua era abbastanza abbondante da far scorrere il ramo di Khufu vicino alle piramidi di Giza.
“Era un canale naturale all’epoca della quarta dinastia [quando furono costruite le piramidi]”. Ha spiegato l’autore principale dello studio, Hader Sheisha, geografo fisico dell’Università Aix-Marseille in Francia.
Sheisha ha sottolineato che il livello dell’acqua era importante per la costruzione delle piramidi.
“Sarebbe molto difficile, se non impossibile, costruire le piramidi senza il ramo di Khufu e senza che questo abbia un buon livello, che fornisce spazio sufficiente per le imbarcazioni che trasportano blocchi di pietra così pesanti”, ha aggiunto.
Non si sa con esattezza quando il ramo si sia estinto, ma la ricerca dimostra che già 2.400 anni fa il livello dell’acqua del ramo era molto basso.
I ritrovamenti si adattano bene a precedenti reperti archeologici, che hanno rivelato la presenza di un porto vicino alle piramidi, e ad antichi documenti papiracei che descrivono i lavoratori che portavano il calcare a Giza via barca.
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