Federimpreseitalia: preoccupazioni per le imprese

Federimpreseitalia: preoccupazioni per le imprese

Decreto Agosto – Federimpreseitalia: “A rischio la sopravvivenza delle PMI italiane“. Sono tante le preoccupazioni per le imprese, l’esito dell’incontro con i senatori di Italia Viva.

Roma, 14 settembre 2020. Una delegazione della Federimpreseitalia, Confederazione Datoriale Autonoma della PMI, in data Mercoledì 9 settembre ha incontrato la commissione di senatori di Italia Viva, guidata dal senatore Comincini.

Obiettivo dell’incontro, proporre emendamenti al testo del cosiddetto “Decreto Agosto“, cioè il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia.

Già Presidente nazionale della Federimpreseitalia, il dottor Luca Ripamonti, ha espresso preoccupazione per alcuni punti del Decreto Legge:

“Se non saranno emendati alcuni punti essenziali del Decreto Legge, i problemi che ne deriveranno, porteranno inevitabilmente alla chiusura di migliaia di esercizi, già dal 2021″.

Federimpreseitalia: LE PROPOSTE DELLA DELEGAZIONE

A capo della delegazione Federale, il dottor Luca De Gennaro, presidente della regione Abruzzo che ha esposto i punti di seguito riportati, sinteticamente:

IMPRESE

INDEBITAMENTO

La scelta di far indebitare le aziende, ha provocato un peggioramento del rating bancario. La maggior parte delle micro imprese e dei professionisti, hanno dovuto utilizzare i prestiti per sopravvivere; e non per investimenti per lo sviluppo, posticipando di qualche mese la loro inevitabile fine.

FINANZIAMENTI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE

I provvedimenti economici e finanziari attuali non sono nè veloci, nè certi;

PROFESSIONISTI

VOUCHER

Destinati alle imprese per: ”consulenza specialistica di manager per l’innovazione e ammodernamento assetti gestionali, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”. Dovrebbero permettere ai professionisti di inoltrare più richieste alla volta; magari fissando un tetto per le consulenze, ciò permetterebbe, anche ai professionisti, di incrementare il loro giro d’affari;

LAVORATORI

CIG

Sono troppo poche 18 settimane, che sono poco più di 4 mesi. E poi è troppo lenta l’erogazione così come poco chiara la modalità di accesso. Ad oggi ci sono persone che hanno ricevuto le competenze del mese di maggio.

LICENZIAMENTI

Riteniamo che tale misura sia svantaggiosa per le imprese e potrà causare l’effetto contrario a quello desiderato; cioè ottenere un boom dei licenziamenti nel 2021, poiché non c’è e non si vede una reale ripresa del sistema economico.

FederimpreseItalia resta comunque fiduciosa nel riscontro delle proposte da parte del Governo, auspicando adeguati ed essenziali emendamenti in merito.