TERAMO – Ex consigliere regionale abruzzese del M5S muore in un incidente stradale. Si tratta di Riccardo Mercante, deceduto ieri pomeriggio all’ospedale Mazzini di Teramo dopo essersi scontrato con un’auto alla guida della sua moto. L’uomo aveva solo 50 anni. Davvero una brutta notizia.
Il sinistro è avvenuto a Sant’Omero (Teramo) lungo la fondovalle Salinello – Sp 8, in direzione monti-mare, riportando lesioni gravissime. Soccorso dall’elicottero del 118, è arrivato all’ospedale in condizioni disperate e purtroppo non ce l’ha fatta. Consulente finanziario, Mercante era residente a Giulianova. E’ stato consigliere regionale dal 2014 al 2019.
Ex consigliere regionale M5S muore in un incidente stradale
Pressoché unanime il cordoglio della politica locale abruzzese. Questa la dichiarazione del presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri (Forza Italia):
“Esprimo il cordoglio mio personale e dell’intero consiglio regionale per la tragica scomparsa dell’ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Riccardo Mercante. Ho condiviso con Mercante un’esperienza legislativa, entrambi sul fronte dell’opposizione, seppur da banchi diversi, ma del collega ho apprezzato il rigore morale, la puntualità, la costante voglia di approfondire e di conoscere per dare il proprio contributo migliorativo e propositivo. La tragedia che oggi lo ha visto tristemente protagonista mi lascia costernato, sconvolto”.
Il vice presidente del consiglio regionale, Domenico Pettinari, dice che “porteremo sempre nel cuore le intense giornate di lavoro ma anche, e soprattutto, quei momenti in cui ci si lasciava andare con un sorriso e con la voglia di stare insieme. Ciao Riccardo… non ti dimenticheremo mai”. E la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, aggiunge:
“Sono ancora senza parole. Abbiamo condiviso tanti momenti, mi mancherai. Mancherai a tutti! Un abbraccio alla tua cara famiglia”.
L’ex assessore regionale Paolo Gatti (centrodestra), infine, parla di Mercante come di “una persona mite e gentile, mai scomposta. A volte ci siamo ritrovati anche a parlare di cose della vita e delle famiglie. Alla sua, che non conosco se non dai suoi racconti, mi unisco nel dolore, che immagino straziante, per un destino crudele”.