Ecografia a domicilio da parte delle USCA: uso della tecnologia a supporto della medicina del territorio diventi strutturale
Bari, 20 Aprile 2021. “La riorganizzazione delle attività delle USCA avviata dalla Asl Bari va nella direzione giusta. L’utilizzo degli ecografi portatili permette di individuare segni precoci di una polmonite interstiziale, limitare l’ospedalizzazione dei pazienti Covid e orientare il percorso di cura, in collaborazione con il medico di famiglia” – commenta così Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo Bari la fornitura degli ecografi al Distretto 1 (Molfetta – Bitonto) che rientra in una articolata riorganizzazione delle Usca voluta dal Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, che dovrebbe essere completata in tutte le sedi entro la fine della settimana. La dotazione comprenderà anche saturimetri palmari, emogasometri e un kit per l’esecuzione di tamponi molecolari a domicilio per i pazienti sintomatici.
“L’introduzione nella pratica del medico di medicina generale di un ecografo portatile, in aggiunta al tradizionale fonendoscopio, è lungimirante da parte della Asl e mette a disposizione del medico un potente strumento di diagnosi grazie all’uso di uno smartphone o di un tablet.” – aggiunge Anelli.
Ecografia a domicilio
Nell’emergenza Covid sarà usato prevalentemente per la valutazione di polmoniti, ma può essere utilizzato dal medico anche per valutazioni cardiologiche, soprattutto nella rilevazione dei parametri di funzionalità, per esempio nei casi di scompenso cardiaco.
“Come sottolinea Felice Spaccavento, delegato dall’Asl per il supporto clinico e la formazione, l’ecografia deve essere associata alla valutazione clinica. È importante quindi portare avanti su questi temi attività di formazione rivolta ai medici, come avviene nell’ambito del Corso di formazione per la medicina generale gestito dall’Ordine, con un percorso di formazione all’utilizzo del mezzo ecografico e che oggi si completa con l’uso anche degli ecografi palmari. Il rafforzamento della medicina del territorio e l’uso della tecnologia e della telemedicina a supporto della medicina generale nell’assistenza domiciliare devono diventare strutturali e proseguire anche dopo la fine dell’emergenza”. – conclude Anelli.
Intanto Anelli chiede collaborazione ai cittadini in merito al vaccino
“Purtroppo, i vaccini arrivano ai medici di medicina generale con il contagocce. E nelle Asl anche le scorte per le seconde dosi sono quasi esaurite. Se continua così, la campagna di vaccinazione ad opera della medicina generale si dovrà fermare”; denuncia Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Omceo.
“In questi giorni i medici negli hub e negli ambulatori hanno mostrato uno spirito di abnegazione ammirevole per arginare attraverso l’accelerazione della campagna vaccinale il diffondersi del contagio; e di conseguenza il tasso di mortalità e per rimediare alla situazione critica della nostra Regione“. Continua Anelli.“Purtroppo, se non ci sono i vaccini, nonostante il sacrificio e l’impegno di tanti colleghi, si può fare poco. A nome dell’Ordine esprimo sostegno e solidarietà a tutti i colleghi che si trovano in prima linea; e che spesso sono il frontend su cui si scarica la rabbia di chi non ha potuto ancora accedere al vaccino e magari si trova in una condizione di fragilità. Ai cittadini chiedo comprensione e collaborazione; perché medici e pazienti stanno dalla stessa parte nella lotta alla pandemia. Quei medici che vi trovate di fronte sono gli stessi che fino a qualche settimana fa chiamavate eroi. E che oggi sono coloro che sono pronti a farvi i vaccini purché disponibili”.
Ufficio Stampa Kibrit & Calce
Roberta Franceschetti
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