DPI: la ASL Bari chieda scusa ai medici per i ritardi ingiustificabili.
Bari, 14 agosto 2020. “È inaccettabile la posizione della ASL Bari sui DPI, proprio nel momento in cui in Puglia si registra una crescita del numero di positivi, tra cui un medico di medicina generale barese, ricoverato per Covid-19 al Policlinico”.
“Invito il Direttore Generale a procedere senza ulteriori ritardi a distribuire i dispositivi di protezione ai medici di medicina generale; come previsto per legge”; dichiara Filippo Anelli, Presidente Omceo Bari, in risposta alle dichiarazioni del DG Antonio Sanguedolce secondo cui la distribuzione dei DPI non si è mai interrotta.
“La realtà che ci segnalano molti medici di famiglia è che i dispositivi di protezione non sono arrivati”. Continua Anelli: “Ci aspettiamo dai vertici della ASL Bari delle scuse per gli inammissibili ritardi nella distribuzione, perché in questa seconda fase non ci sono più giustificazioni che tengano per la carenza di DPI.”
L’Ordine dei medici di Bari condivide l’invito alla prudenza del Ministro Speranza:
“L’aumento dei casi di Covid-19 e la ricomparsa delle polmoniti ci dice che il virus ormai nella nostra regione sta circolando liberamente. La curva di andamento del contagio non è attendibile ed è sottostimata, perché rileva solo i soggetti testati. Invece, il virus si diffonde non solo per i rientri dall’estero ma anche sul nostro territorio, soprattutto attraverso soggetti asintomatici e giovani”.
“Vuol dire che non siamo più in grado di isolare i focolai e che si stanno quindi creando condizioni analoghe a quanto accaduto a dicembre-gennaio scorsi in Lombardia. L’unica soluzione è l’aumento dei tamponi e il tracciamento sistematico di tutti i contatti, dei sospetti e dei probabili”.
DPI: la ASL Bari chieda scusa ai medici per i ritardi ingiustificabili
“Bisogna rialzare la guardia per scongiurare un nuovo lockdown”. Dichiara Anelli, a commento dei dati comunicati da Fondazione Gimbe che indicano a livello nazionale nell’ultima settimana un incremento del 46% di nuovi casi a fronte di una diminuzione del numero di tamponi.
“C’è bisogno del massimo impegno da parte di tutti. Occorre seguire responsabilmente le indicazioni delle autorità nazionali e regionali e mettere in pratica tutte strategie di contenimento dell’epidemia, dal distanziamento all’uso della mascherina – continua Anelli – In modo particolare, l’accesso agli studi medici deve essere solo su appuntamento. Inoltre, chi ha sintomi respiratori deve contattare telefonicamente il proprio medico ed evitare di recarsi in ambulatorio, per scongiurare un’eventuale diffusione del virus.”
“Le legittime rivendicazioni di molti colleghi purtroppo dovranno attendere. In questo momento serve la massima attenzione da parte della professione sul contenimento dell’epidemia”. Termina Anelli: “Sono sicuro che i medici faranno la propria parte, come hanno sempre fatto, sia in ospedale che sul territorio. Abbiamo tutti gli strumenti per contrastare il diffondersi dell’epidemia ma occorre un’assunzione di responsabilità da parte di tutti”.