Donne autismo e disabilità: partita la petizione «Noi da sempre in lockdown!»
Per avere più inclusione
Milano, 16 dicembre 2020 – «Noi da sempre in lockdown!», più inclusione per le donne, l’autismo e la disabilità.
Nasce su Change.org, la nuova petizione lanciata da Davide Soldani; a sua volta già consigliere della ONLUS Lombarda Noi per l’Autismo. Un gruppo di genitori, durante la seconda ondata della Covid-19, ha aderito alla pagina Facebook, correlata alla onlus. Questa a sua volta, continua ad agire a favore delle donne escluse e di tutti coloro che soffrono di autismo o altre disabilità e che necessitano, in questo duro periodo di supporto e assistenza.
La petizione, che nel giro di pochi giorni ha già superato le 20 mila firme, sottolinea gravemente la criticità di questa situazione. Emersa prepotentemente, ma che di fondo, esisteva già.
Il rischio di isolamento, colpisce maggiormente le donne; che oltretutto nelle varie discriminazioni, accusano anche quella economica; una condizione che si sta rivelando sempre più concreta e pericolosa, soprattutto perché in crescita continua.
Donne autismo e disabilità: la nuova petizione lanciata da Davide Soldani
Questa situazione, richiede quindi un’immediata e trasversale attenzione da parte del Governo; principalmente da parte di quattro ministeri:
- il ministero per le politiche familiari e le pari opportunità;
- Ministero della salute.
- il ministero del lavoro e delle politiche sociali e il ministero dell’istruzione.
- Ma nella petizione è stato aggiunto anche un quinto ministero: il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali guidato dal ministro Bellanova.
Si pone quindi l’attenzione su una maggiore inclusione delle donne e delle persone con autismo, o con altra disabilità; sia a livello famigliare, sia scolastico, sia lavorativo che sanitario. Con la principale richiesta di tentare di sollevare la famiglia, (le donne in particolar modo), da oneri assistenziali sempre più intensi e multiruolo.
Non a caso, il più delle volte è infatti, la donna a ricoprire una multitudine importante di ruoli, spesso anche contemporaneamente.
Oltre il ruolo di caregiver, la donna è spesso costretta a ricoprire il ruolo di insegnante di sostegno (durante la chiusura della scuola); educatrice (durante la DAD, didattica a distanza), mamma, moglie e lavoratrice in smart working.
Pagina Facebook: facebook.com/noiperlautismo
*** Ufficio Stampa di Noi per l’Autismo ***