COR HABEO
Performance di FRANCESCA DI CIAULA
Eventi Performativi ‘Dal corpo al corpo dell’arte’
a cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis
realizzati nell’ambito di IOSONOVULNERABILE
giovedì 23 gennaio 2025 ore 18.00 – 19.30
Villa Altieri – Palazzo della Cultura e della Memoria Storica
Viale Manzoni 47 – Roma
Continua il ciclo di eventi performativi ‘Dal corpo al corpo dell’arte’ a cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis, realizzati nell’ambito di IOSONOVULNERABILE di Sergio Mario Illuminato: giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 18.00 la performance ‘COR HABEO’ di Francesca di Ciaula.
«Francesca di Ciaula crede nel potere dell’arte. E crede che l’arte doni coraggio. Crede che chi opera nell’arte, ogni giorno, compia un atto di coraggio. Crede che l’arte sia uno strumento di condivisione e che in questa condivisione ognuno possa trovare una porzione di liberazione, di speranza, di coraggio. Nel suo significato etimologico, coraggio – avere coraggio – deriva dalla parola ‘cuore’: cor habeo, avere cuore, agire con il cuore. Francesca prende la sua vita per mano e la osserva, come un filo ininterrotto che si svolge sul terreno. In essa riconosce le sue fragilità, le vulnerabilità, le zone di luce, le ombre e tutti quei “nodi” che rappresentano i momenti che nel corso del tempo non si sono sciolti e sono rimasti lì, fissi, stretti, legati, punti di concentrazione di forze che impediscono l’andamento lineare.
COR HABEO Performance di FRANCESCA DI CIAULA a cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis per IOSONOVULNERABILE
“Sono stati necessari parecchi anni e tanto lavoro per riconoscere in me debolezze e fragilità, guardarle negli occhi e non celarle a me stessa e agli altri. E mi rendo conto, anche con gratitudine, che è un lavoro che non ha mai fine. Vecchie ferite riemergono, insieme alla possibilità di sciogliere quei nodi antichi della cui esistenza possiamo sempre cominciare ad essere consapevoli. Succede o è successo anche a te? C’è un nodo che desideri e necessiti sciogliere? Qualcosa che ti tiene legato, che ti trattiene? Se ti va di pensarci e di condividerlo te ne sarei molto grata. Sarà una confidenza, una tua confidenza, che con fiducia utilizzerò in forma anonima, leggendola ad alta voce insieme alle altre ricevute.”
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L’invito dell’artista a persone a lei care, credendo nella forza e fortezza dell’insieme, diventa il cardine della performance che si spoglia dall’essere azione individuale per assumere le sembianze di progetto comune, comunitario, dichiarato con onestà e coraggio. I nodi cessano di essere gli elementi di costrizione delle esistenze, si allentano, si liquefano al contatto con l’acqua, e sulla loro impronta rimane il segno dei legami sociali, umani, culturali, di arte e vita che costruiamo nel nostro andare.
Allora la parola ‘coraggio’ si fonde con la parola ‘fiducia’, la quale, come afferma il filosofo Salvatore Natoli, è la figura centrale della comunità: atteggiamento mentale e forma relazionale che costituisce la base etica, costituente e costitutiva, del legame che costantemente va rinnovato, alimentato, intensificato. Fiducia è così dare credito, fare assegnamento su qualcuno, credere. Francesca di Ciaula crede, assume su di sé la responsabilità di chi a lei si è affidato, e invita tutti noi a fare altrettanto, anche solo per pochi minuti. » (Roberta Melasecca)
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Per il ciclo di eventi performativi Dal corpo al corpo dell’arte, ogni artista, con la sua particolare e specifica ricerca, interpreta i temi di ‘iosonovulnerabile’, in un profondo e intimo dialogo con gli spett-attori che saranno coinvolti nelle azioni performative. Immersi nella ‘fabbrica delle idee’ dell’Atelier, la realtà e il vissuto che trasudano dagli ‘Organismi Artistici Comunicanti’ di Sergio Mario Illuminato si tramutano in corpo e carne, sangue e ossa, attraverso oggetti, gesti e riti. I corpi dell’arte e dell’artista, uniti ed unificati, divengono luoghi di riferimento, ambiti integrati di esperienze; si realizzano e prendono forma nel rapporto tra l’azione del corpo che conferisce valore simbolico allo spazio con il quale dialoga e la reazione che lo spazio determina sul corpo stesso, amplificando così le dimensioni mentali dell’immaginazione e della memoria.
Gli altri appuntamenti: 30 gennaio Silvia Stucky, 6 febbraio Daniela Beltrani.
Tutte le info: https://www.
FRANCESCA DI CIAULA. Nasce a Padova nel 1960. Dopo il Liceo Classico frequenta la Facoltà di Storia dell’Arte dell’Università di Padova. In questa città apprende la tecnica della lavorazione del metallo prezioso. Nel 1985, con una borsa di studio per la Rietveld Art Academy, si trasferisce ad Amsterdam, città in cui si stabilisce dedicandosi all’arte del gioiello, inteso come oggetto dedicato e connesso al corpo emozionale e fisico, e alla ceramica. Tornata a vivere a Roma nel 2009, lavora tra Amsterdam, Roma e Tel Aviv. Ha esposto in musei e gallerie nazionali e internazionali: le sue opere sono presenti nelle collezioni Rijksmuseum Amsterdam NL, Museum Modern Art Arnhem NL, Dallas Museum of Art USA. Nel 2021 ottiene il Premio Letizia Battaglia e nel 2024 la Menzione Speciale per il Festival del Tempo V edizione.
INFO
23 gennaio 2025 – dalle 18.00 alle 19.30
performance di Francesca di Ciaula, dal titolo ‘COR HABEO’
nell’ambito di IOSONOVULNERABILE di SERGIO MARIO ILLUMINATO
riconosciuta tra le ‘Buone Pratiche Culturali della Regione Lazio’
Sotto gli auspici della Presidenza Commissione Cultura Camera dei deputati
Con il Patrocinio: Parlamento Europeo, Commissione europea Rappresentanza in Italia, Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura Roma Capitale
Info mostra: www.iosonovulnerabile.it/
Social: instagram iosonovulnerabile – facebook iosonovulnerabile