Astronomia. La nuova immagine, che combina i dati del telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA; del telescopio Victor M. Blanco 4-m e dello Sloan Digital Sky Survey, cattura una collisione cosmica in corso tra due galassie a spirale nel sistema Arp 91.
Arp 91 si trova esattamente a circa 113 milioni di anni luce di distanza nella costellazione del Serpente. Altrimenti conosciuto come KPG 468, il sistema è stato scoperto il 17 aprile 1784 dall’astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.
“Le due galassie che compongono Arp 91 hanno i loro nomi“, hanno dichiarato gli astronomi di Hubble. “La galassia inferiore, che in questa immagine sembra un punto luminoso, è conosciuta come NGC 5953; e la galassia ovoidale in alto a destra è NGC 5954. In realtà, entrambe queste galassie sono galassie a spirale, ma le loro forme appaiono molto diverse perché sono orientate differentemente rispetto alla Terra“.
Collisione Cosmica – Il sistema Arp 91 è un esempio particolarmente vivido di interazione galattica
“NGC 5954 viene chiaramente trascinato verso NGC 5953 – sembra che stia estendendo un braccio a spirale verso il basso“, hanno spiegato i ricercatori. “È l’immensa attrazione gravitazionale delle due galassie che le sta facendo interagire. Tali interazioni gravitazionali tra galassie sono comuni, e sono una parte importante dell’evoluzione galattica”.
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“La maggior parte degli astronomi oggi crede che le collisioni tra galassie a spirale portino alla formazione di un altro tipo di galassia, conosciuta come galassie ellittiche”, aggiungono. “Queste collisioni immensamente energetiche e massicce, tuttavia, avvengono su scale di tempo che nano una vita umana – hanno luogo in centinaia di milioni di anni”.
In evidenza, c’è l’immagine combinata in cui si vede il sistema di galassie interagenti Arp 91. La visione a colori è composta da osservazioni della Advanced Camera for Surveys (ACS) di Hubble, della Dark Energy Camera (DECam) sul telescopio Victor M. Blanco 4-m e della Sloan Digital Sky Survey (SDSS) nella parte ottica dello spettro. Sono stati usati sette filtri per campionare varie lunghezze d’onda. Il colore risulta dall’assegnazione di diverse tonalità ad ogni immagine monocromatica associata ad un singolo filtro. Credito immagine: NASA / ESA / Hubble / J. Dalcanton / J. Schmidt.