L’OMCeO si rivolge al Presidente Emiliano: ci vogliono ospedali e cure sicure per una strategia efficace anti Covid-19.
Bari, 22 aprile 2020. I Presidenti degli Ordini dei medici delle 6 provincie pugliesi hanno inviato oggi al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, una lettera. Nella missiva, richiedono un coinvolgimento più ampio, sul piano della programmazione e della organizzazione, degli Ordini Professionali per riuscire ad fronteggiare efficacemente l’epidemia.
“È dovere di ogni buon amministratore garantire l’integrità psico–fisica degli operatori sanitari e dei pazienti; in quanto diritto costituzionalmente tutelato.” Si legge nella lettera.
Secondo gli Ordini, “L’utilizzo dei tamponi, dei test rapidi e dei DPI rappresentano, al momento, gli strumenti più importanti per garantire la sicurezza; insieme ad una nuova riorganizzazione degli ospedali e delle cure territoriali, per garantire assistenza sia a malati Covid che non Covid.”
Ci vogliono ospedali e cure sicure:
Servono quindi decisioni condivise; dato che “Le scelte sinora effettuate non sono state concordate con la classe medica pugliese. Ed alcune di queste scelte sono difficilmente condivisibili sul piano clinico e assistenziale. Non ci è stato consentito di esprimere alcun parere sulla organizzazione degli ospedali impiegati nel trattamento Covid–19; né a tutt’oggi risulta esaudita la nostra richiesta di una robusta risposta sul territorio. Dove peraltro le cronicità messe in secondo piano rischiano di trasformarsi in una pericolosa onda di risacca dell’attuale emergenza.”
“I medici grazie al loro sacrificio e alla loro dedizione sono oggi coloro che combattono in prima linea questa epidemia, salvando migliaia di vite umane. Gli Ordini sono gli Enti Pubblici che rappresentano la Professione Medica che tutela la salute dei cittadini. Per questo riteniamo indispensabile un coinvolgimento istituzionale degli Ordini negli organismi di governo della pandemia in Puglia. Anche al fine di raccordare gli interventi ospedale territorio.” – conclude la lettera.
Si ringrazia l’Ufficio stampa, nella persona di R. F.