ROMA – Cerotti è il nuovo singolo dei Tiromancino. Il brano, che sarà disponibile a partire dall’8 gennaio, è stato scritto a quattro mani dal leader della band, Federico Zampaglione, e Gazzelle. Una collaborazione inedita che testimonia il rapporto ormai più che consolidato tra l’artista romano e la nuova generazione di cantautori italiani, quell’indie di cui Zampaglione è considerato uno dei padri fondatori.
“Cerotti – racconta Zampaglione – è una canzone stropicciata e senza filtri… sa di notti insonni e cuori graffiati. Proprio come “Morrison”, il mio prossimo film”.
Cerotti è il nuovo singolo dei Tiromancino
La canzone farà parte della colonna sonora di Morrison, il nuovo film scritto e diretto da Zampaglione che sarà distribuito da Vision Distribution. La pellicola è tratta dal libro scritto insieme a Giacomo Gensini nel 2017 “Dove tutto è a metà” (edito da Mondadori), che Zampaglione ha annunciato con queste parole:
“È una storia di vita, amicizia, sentimenti e sogni che ha come sfondo il mondo della musica. Racconterò il confronto tra due musicisti… Lodo, giovane e pieno di grandi sogni da dividere con la sua band, e Libero, una ex popstar in cerca del grande rilancio. È stata una bellissima avventura con un team di produzione eccezionale”.
Alcuni mesi fa Zampaglione ha parlato anche dei Dpcm e della crisi che sta investendo il settore dello spettacolo:
“Guardo i numeri e vedo che nei teatri erano 350mila spettatori e c’era un solo contagio, e quindi mi chiedo, alla luce di questo dato, come mai questo settore deve finire sempre primo tra i penalizzati. Ci sono cose che vanno al di là della mia comprensione. Ci sono categorie considerate non necessarie. C’è lo stato generale di un’allerta continua, di una sensazione di accerchiamento del pericolo e poi si leggono notizie che a distanza di ore, dicono tutto e il contrario di tutto. Per questo non ci si riesce a fare un’idea precisa. Sicuramente la situazione è grave, ma le notizie confuse creano una situazione di smarrimento in tutti noi che ci affidiamo ai medici, agli esperti e ai virologi e a quello che ci dicono”.