Alberto Genovese fermato per violenza sessuale

Alberto Genovese fermato per violenza sessuale

Arrestato a Milano il fondatore di facile.it Alberto Genovese, l’accusa è di violenza sessuale, detenzione e cessione di stupefacenti, sequestro di persona e lesioni. L’imprenditore ha abusato di una diciottenne durante una festa privata a base di alcool e droghe il 10 ottobre scorso. A far partire le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal Procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnare, è la denuncia della ragazza. Che si è presentata al centro per le violenze sessuali della Clinica Mangiagalli dove le hanno dato 25 giorni di prognosi.

Le indagini che hanno portato all’arresto di Alberto Genovese

La violenza è avvenuta nel suo appartamento di Milano, un attico a 5 stelle ora posto sotto sequestro dagli investigatori al fine di ricostruire la dinamica degli eventi. Dai primi accertamenti emerge che Alberto Genovese organizzava festini con donne, per poi drogarle ed abusare di loro. Infatti nell’appartamento gli investigatori hanno rinvenuto tracce della giovane vittima e sostanze con le quali è stata drogata prima dello stupro. Tuttavia ad incastrare l’imprenditore ci sarebbero le immagini, recuperate dalla polizia scientifica, delle telecamere di sorveglianza piazzate in ogni stanza dell’abitazione. Tra questi video c’è anche il filmato del 10 ottobre che Genovese aveva chiesto ad un tecnico di cancellare. Ora al setaccio ci sono tutte le riprese per capire se in questa storia sono coinvolte anche altre donne.

Le dichiarazioni di Genovese

Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe una presunta seconda vittima, anche lei molto giovane. Che si è presentata dai magistrati per raccontare di essere stata violentata a Ibiza la scorsa estate, con la medesima modalità. Attualmente Alberto Genovese è sottoposto a fermo visto che secondo alcune intercettazioni aveva programmato di fuggire in Sud America con il suo jet privato. Durante l’interrogatorio non ha risposto alle domande del giudice ma ha reso dichiarazioni spontanee. Con l’intento di avere una misura utile a rieducarlo e farlo uscire dal tunnel della droga. Infatti ha ammesso davanti al gip di Milano Tommaso Perna di essere da quattro anni dipendente dalla cocaina. Il gip si è riservato di prendere una decisione sulla misura cautelare entro questa mattina. Mentre i legali dell’imprenditore hanno chiesto gli arresti domiciliari a casa della madre o della compagna.