A Milano torna la DesignWeek.
I consigli di Cramum: da non perdere le novità che fondono design e arte.
Il Salone del Mobile di Milano apre oggi i battenti con una contagiosa voglia di ricominciare, all’insegna della bellezza declinata con pragmatismo, per rispondere a un ritrovato bisogno di concretezza e realtà. Gli echi della crisi Ucraina e della politica cinese CovidZero non sembrano aver fermato le aziende – soprattutto europee – che si accingono a presentare tanti nuovi prodotti e progetti.
Cramum ha in corso la mostra antologica dedicata a Paola Pezzi al Gaggenau DesignElementi Hub di Corso Magenta 2. Per l’occasione la mostra è aperta anche sabato e domenica (nella foto l’opera “Le mani fanno”).
Fatta questa premessa, per quanto riguarda il design ci siamo avventurati a studiare le tantissime novità che caratterizzano questa edizione della DesignWeek. Dal momento che Cramum significa in latino “crema”, ovvero “la parte migliore”, abbiamo deciso di condividere con voi la nostra selezione. Nel farlo abbiamo deciso di tornare anche noi all’essenza: non vi consiglieremo perciò eventi o brand, ma progetti e/o prodotti che sono stati in grado di fondere pienamente il design con l’arte: dalla pop art, a Mondrian all’OP art, il design contemporaneo parla sempre più il linguaggio dell’arte.
Crediamo molto a questo ritorno alla concretezza e alla realtà del prodotto: in fondo, ciò che rimarrà, dopo il turbinio di questa settimana di eventi, saranno gli elementi di design che potremo acquistare e/o sognare di portarci a casa.
A Milano torna la DesignWeek
Nella nostra casa ideale perciò al fianco di opere d’arte dei migliori giovani artisti ed elettrodomestici di grido Gaggenau, ci immaginiamo le geniali CH24 Wishbone Chairs di CARL HANSEN & SØN intorno al totemico Plinto W di Meridiani, sopra uno stupendo pavimento optical Loop di Listone Giordano illuminati dalla scultura Hyperion di Tonelli Design. All’esterno ovviamente ci sarebbe sempre posto per le sedute-scultura giapponesi della Tajimi Custom Tiles e i tappeti optical firmati da Deanna Comellini per G.T.Design.
PIU’ NEL DETTAGLIO…
Complice il comune amore per il latino, vogliamo così cominciare raccontandovi “PLINTO W”. MERIDIANI ha infatti deciso di riproporre in versione scultorea e “monolitica” l’iconico tavolo disegnato da Andrea Parisio nel 2015. La versione “W” presenta un inedito basamento completamente mono-blocco a tre o a quattro gambe. Questa nuova edizione esplora pienamente l'”anima scultorea” insita nel progetto iniziale. Del resto va ricordato che in latino “plinthus” rimanda all’elemento architettonico che funge da sostegno a una colonna. In questa nuova versione architettura, design e arte si fondono dando origine a un manufatto, che va ben al di là del semplice “tavolo”.
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Come non pensare all’Albero Grigio (1911) e alle prime Composizioni in grigio (1912-13) di Mondrian quando si vede il nuovo “Loop” di Listone Giordano? Il progetto è firmato dall’architetto Sebastiano Canzano. Il pattern infinito si ottiene attraverso la ripetizione di un unico singolo elemento posizionato nello spazio sempre con un’unica direzione: perciò oltre all’innegabile risultato estetico, questo progetto premia la facilità produttiva e installativa.
Divertenti e colorate, riescono nell’intento di unire cultura POP con tradizione ed eleganza le sedie CH24 Wishbone Chair disegnate da Hans J. Wegner per CARL HANSEN & SØN: servono 120 metri di corda di carta per realizzare le sedute di queste sedie composte da 14 parti assemblate integralmente a mano dagli artigiani del brand danese. Da segnalare anche il poliedrico tappeto, quasi optical, Hula Hoop firmato da Deanna Comellini per G.T.Design. Realizzato a mano in filato tecnico, non tossico, è resistente all’usura, in particolare ai raggi UV ed è adatto sia all’outdor che agli spazi indoor.
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Per l’outdoor spiccano le monumentali installazioni della Tajimi Custom Tiles. In particolare WORKING TILE di Max Lamb opera ironica che ammicca con intelligenza ed ironia alla storia dell’arte da Duchamp e Cattelan. Si tratta di un set di piastrelle modulari tridimensionali in grado di creare innumerevoli forme e quindi oggetti: dai vasi, ai tavoli, alle panche. Il suo metodo di produzione è lo stampaggio a pressione locale che consente forme e modelli tridimensionali altamente precisi.
Infine non potevamo che segnalare anche Hyperion, per noi tra i migliori progetti luce. Disegnata da Massimo Castagna per Tonellidesign, ha un’anima scultorea nel suo rigore minimalista con interessanti elementi in vetro dalla forma cubica arrotondata.
Cramum è un progetto non profit che sostiene le eccellenze artistiche in Italia e all’estero. Progetto principale di cramum dal 2013 è il Premio cramum, nato per essere un talent-program per i migliori giovani artisti in Italia. Ogni anno il premio mette in mostra al fianco dei giovani artisti finalisti dieci artisti di fama internazionale, intellettuali, curatori, collezionisti e giornalisti. Cramum ha ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica nel 2015. Negli anni il Premio è stato vinto da artisti di fama tra cui Francesca Piovesan (2015), Matteo Fato (2016), Giulia Manfredi (2017) e Stefano Cescon (2021).